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Prodezze ed amnesie: Toro, sei padrone del tuo destino

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Il punto / La mancata vittoria contro la Sampdoria è dovuta in gran parte a errori individuali
Gianluca Sartori Direttore 

Per commentare Torino-Sampdoria, può essere giusto prendere in prestito concetti espressi nei giorni scorsi da giocatori come Sirigu e Rincon. L'importante per il Torino è mantenere l'equilibrio, senza esaltarsi per una vittoria come quella di Benevento, nè perdere entusiasmo se non sono arrivati i tre punti in casa contro la Sampdoria. Un po' perchè i doriani sono squadra che ha doti tattiche e tecniche per mettere difficoltà parecchie squadre. Un po' perchè il Toro, salvo i primi dieci minuti, è stato nel bene e nel male padrone del match. I due gol realizzati dal Torino, di Baselli e Belotti, hanno confermato che Mihajlovic ha elementi di tasso tecnico che possono permettere di guardare con fiducia al futuro. I due gol subiti hanno invece dimostrato che in difesa non tutto funziona perfettamente, ma sono frutto di mancanze individuali. Così come di errori dei singoli si può parlare per almeno tre occasioni da gol limpide che non sono state colte (da Falque, da Niang e da Belotti).

Considerato questo, è evidente che il pareggio è dipeso più dal Torino che dalla Sampdoria. I granata hanno compattezza e carattere nel rimontare con due reti in due minuti una rete subita a bruciapelo, e qualità nei singoli; hanno margini di miglioramento, dal punto di vista collettivo, sul piano del gioco e della tenuta difensiva. Ma contro la Sampdoria, se non sono arrivati i tre punti, è perchè il Torino ha pagato errori individuali. Tra prodezze ed amnesie, la nota positiva è che i granata danno la sensazione di essere padroni del proprio destino.