"Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore" dice J. Nicholson nell'omonimo film che dà il titolo al mio articolo, sarà scattato qualcosa così anche nel nostro Toro dopo le tristanzuole partite disputate fino ad oggi? Speriamo, certo quello contro l'Inter è stato il miglior Toro dell'era Mihajlovic: squadra organizzata, ben disegnata in campo, sempre propositiva. Infatti anche nei momenti della partita di grande sofferenza non si è mai avuto la sensazione di essere sull'orlo del precipizio. Troppo bello per essere vero? Certamente, quasi come mai in passato, abbiamo giocato in undici ( non i soliti tre o quattro a rotazione) e tutti hanno espresso il loro meglio dando nell'insieme l'impressione di essere una squadra vera. De Silvestri è stato l'emblema di questo Toro. Tecnicamente non certo dotatissimo "Lollo" ha fatto un tocco di esterno a Falque in occasione del gol che mai aveva fatto ( e forse rifarà...), ha difeso con attenzione e salvo in un paio di occasioni, oggi siamo tutti più buoni, è sempre stato "dentro la gara" facendo le giocate giuste con i tempi giusti. Parlare di moduli - il 4-3-3- per la cronaca lo abbiamo adottato tutto lo scorso campionato - è sicuramente cosa buona e giusta, ma avere in campo una squadra che si impegna e si dedica alla causa È ancora più importante. Essere poi la penultima squadra di serie A per chilometri percorsi in partita la dice lunga sul lavoro che si dovrà affrontare per diventare una squadra migliore.
columnist
Qualcosa è cambiato
Prima che sia troppo Tardy / Quasi come mai in passato, abbiamo giocato in undici
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA