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Quelli del Toro

Le pagelle di Torino-Napoli, Maratona, Torino-Udinese, Toro
Buonanotte granata / La ricetta per affrontare il derby della Mole: riscoprirsi dei veri cuori granata
Cristina Raviola

Quelli del Toro li riconosci, sempre. Con un brandello di colore sui vestiti, un tatuaggio a marchiare la pelle, una bandiera che sventola da anni dallo stesso balcone, negli occhi un sogno, una nostalgia che parla di battaglie vinte e perse, ma sempre giocate nella lotta.

Quelli del Toro li vedi dai sorrisi e dalla luce che illumina il volto quando si parla di granata, di passato e di speranza per il futuro, quando nominano un ricordo e quando, a volte, un groppo in gola finisce per fermare le parole nel racconto, in quell'emozione che fa così male e così bene rivivere, in quell'angolo di cuore che non ci strapperanno mai.

Quelli del Toro perdono, fin troppo, e fin troppo sanno perdere. Perdono la voce, le speranze e spesso le partite. Inciampano, cadono. E si rialzano, con le ferite che bruciano e un tassello di rabbia che si aggiunge agli altri. Dalle sconfitte imparano qualcosa, ma forse non così tanto, perché li ritrovi ogni domenica lì, sugli stessi, granatissimi errori. A perderci ancora la voce.

Quelli del Toro vincono, ogni giorno. Non cedono. Chiedono forza, lotta e coraggio e quando non li ottengono, chiedono ancora più forte. E il Toro non lo abbandonano mai.

Quelli del Toro non scelgono, si innamorano.

Quelli del Toro non tifano, gridano parole di fuoco.

Quelli del Toro ci saranno domani, con tutto il bagaglio di speranza, passione e paura che si portano dietro ad ogni derby, a cavallo di quel romanticismo che ancora accende i nostri occhi e dovrà caricare le vostre gambe. Ragazzi in maglia granata, vi prego, giocate questo match con quella rabbia che quasi sempre facciamo fatica a leggervi addosso: cambiate aspetto, battete la paura, siate fieri e orgogliosi leoni. Diventate davvero anche voi "Quelli del Toro".

Buonanotte granata...

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