columnist

Questo è un Toro con gli attributi!

Questo è un Toro con gli attributi! - immagine 1
Saldature / La rubrica di Beppe Pagliano
Beppe Pagliano

Chi mi conosce sa quanto in questi anni ho sognato di intitolare così un mio articolo, ed oggi finalmente lo posso fare! Più che le vittorie, al Toro chiedo di regalarmi emozioni e la consapevolezza di tifare per una squadra mai doma e che non si arrende mai, ebbene questi ultimi mesi hanno completato la metamorfosi della compagine granata.

Questo Toro è molto più squadra di quello della passata stagione che sfruttava le individualità di Cerci ed Immobile, questo al contrario è coeso, unito, indomito, volenteroso come non si ricordava da molti anni. Così di primo acchito mi ricorda la formazione granata della prima stagione con Cairo presidente, sotto la guida di De Biasi quando i vari Brevi, Muzzi, Ardito, Fantini ci regalarono quella memorabile promozione culminata con la magica serata al Delle Alpi ai danni del Mantova.

Giovedì scorso contro L'Athletic Bilbao i ragazzi di Ventura hanno disputato un primo tempo semplicemente strepitoso guidati da un Maxi Lopez letteralmente rinato dopo questo primo mese vissuto in terra sabauda, un Toro che ci ha resi orgogliosi di tifare per esso, un Toro che una volta ancora dimostra che si può credere nell'impossibile, poco importa se alla fine il risultato sia stato negativo, figlio principalmente di inesperienza e di incapacità a gestire i novanta minuti su certi ritmi e perché no, forse di sostituzioni non del tutto azzeccate, ma quello che più conta è che chi è uscito dallo stadio si è sentito fiero di tifare per la maglia granata ed orgoglioso dei ragazzi i quali in campo hanno onorato al meglio i nostri colori.

Dopo la prestazione in Europa League personalmente mi aspettavo di assistere a Firenze ad una prestazione sotto tono da parte dell'undici granata ed i primi venti minuti della partita mi hanno dato ragione, i viola arrivavano da tutte le parti ed i nostri giocatori parevano letteralmente in balia degli avversari, ma prima Padelli riusciva sventare un rigore di Babacar poi in un modo o nell'altro i nostri giocatori riuscivano a limitare le folate avversarie, fino a rimettersi in partita creando già nel primo tempo qualche batticuore alla retroguardia viola grazie ad alcune ripartenze pericolose.

Nel secondo tempo i nostri hanno tenuto botta creando l'occasione più ghiotta dell'intero incontro con Martinez bravo a superare con un pallonetto il portiere avversario e colpire a botta sicura, peccato però che un difensore gigliato sia riuscito a salvare sulla linea.

All'ottantacinquesimo minuto è il “Messi d'Egitto” vale a dire Mohamed Salah a portare in vantaggio la Fiorentina a quel punto alzi la mano chi di noi avrebbe scommesso un euro su un nostro pareggio, ed invece in meno di due minuti i nostri ragazzi sono riusciti a riprendere per i capelli una partita ormai irrimediabilmente persa, tutti segnali questo di uno spogliatoio unito e di una squadra capace di regalarci ancora da qui a fine stagione gioie fino ad un paio di mesi fa decisamente impensabili.

Ed ora ci attende il ritorno in terra basca, la logica e la ragione non ci consentono particolari voli pindarici, vincere al San Mames non è assolutamente una passeggiata, consideriamo inoltre che tra le mura amiche scenderà in campo un Athletic ben diverso da quello affrontato a Torino.

Però questo Toro merita fiducia, sono certo che i granata venderanno cara la pelle consapevoli che nessuna partita è persa in partenza e se al novantesimo saremmo costretti ad abbandonare la competizione europea non ci rimarrà che ringraziare questi ragazzi che hanno ridato vita ad un Toro con due attributi così…!

tutte le notizie di