In vista dell’attesissimo derby tra Juventus e Torino abbiamo ascoltato il parere di un grande ex giocatore del Toro come Rosario Rampanti, che prima ha ricordato i tempi nei quali lui giocava e le stracittadine le viveva in mezzo al campo e poi ha offerto il suo parere sull’attuale situazione del Torino.
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Rampanti: “Il Toro è favorito ma deve partire forte”
Rosario raccontaci qualcosa dei tuoi derby vissuti in campo, qual è il più bel ricordo che hai?
Il derby è sempre una partita speciale. Personalmente la sfida che ricordo con più piacere è quella della stagione 1971-72: finì 3-3 ed io segnai il gol del momentaneo 2-1 per il Toro. Mi sono inserito nell’area, sono andato sul fondo e ho fatto un pallonetto al portiere di sinistro. Venne definito un gol alla Mortensen, sicuramente è un bellissimo ricordo perché è stato uno dei gol più belli che ho fatto e poi perché l’ho realizzato in un derby, che è la partita più sentita di tutte. All’epoca la Juve aveva molto timore di noi e spesso vincevamo.
E il Toro di adesso riesce ancora ad incutere timore nella Juventus?
Il Toro di oggi può mettere ancora paura alla Juve se affronta la partita nel modo dovuto. Quindi senza lasciare spazio alla loro tecnica, che –dicono, anche se non ne sarei così sicuro- negli ultimi anni sia stata superiore. Il Toro ha giocatori molto forti in tutti i reparti che però sono sottovalutati; e loro stessi sono troppe volte privi di autostima di personalità. Se aggrediti sin da subito i bianconeri avranno timore del Toro, anche perché loro hanno tanti impegni: martedì hanno l’impegno in Champions League e quindi se possono cercano sempre di non mettere il piede nei contrasti. Il Torino deve approfittare di tutto questo.
Cosa è mancato al Toro nelle ultime sfide contro Lazio e Genoa, nelle quali non sono arrivati i risultati sperati?
“Contro la Lazio l’errore è stato non continuare ad insistere dopo i buoni primi 30’. Ho visto poi qualche uomo fuori forma sia in difesa che in attacco, e questo aspetto l’ho notato anche contro il Genoa . Contro i liguri poi si è dimostrato che Maxi Lopez è uno di quei giocatori che deve sempre giocare. E’ uno degli attaccanti più forti del Toro e in generale in Italia: fa gol, tiene palla, fa salire la squadra…io credo che il mister debba tenerlo maggiormente in considerazione.
Forse Ventura non lo schiera sempre per tenerlo sulla corda e in qualche modo pungolarlo, per evitare che si ‘sieda’
Io credo che un giocatore così non abbia più bisogno di pungolature continue ma vada invece inserito in campo in maniera costante.
Ci sono dei giocatori che ti hanno deluso in queste ultime giornate?
Ci sono alcuni giocatori che al momento sono in difficoltà: Moretti ad esempio sta attraversando un periodo non facile. Poi è chiaro che non gli puoi dire nulla, perché nelle scorse stagioni ha sempre fatto grandissime cose. Così come Padelli che adesso non sta facendo bene eppure è un portiere nel giro della Nazionale. La rosa del Toro comunque è di primordine, le alternative ai titolare non li chiamerei nemmeno rincalzi. Ci sono ottimi giocatori in ogni reparto, sono pochi quelli di livello mediocre in granata; l’attacco ad esempio a mio avviso è fortissimo e i dubbi di Ventura su chi schierare in campo dipendono proprio dal fatto che ha a disposizione tanti attaccanti forti; discorso analogo per il centrocampo.
Come valuti la posizione in classifica del Torino in questo momento?
Il Toro aveva tutte le possibilità per stare nei primi posti, anche più in alto di dove si trova adesso. Doveva avere più determinazione e ‘crederci’ in maniera maggiore. Guardate la classifica dopo le prime giornate: il Toro era in testa a fianco all’Inter, poteva benissimo giocarsela e poi cosa fa? Va a Chievo e si mette a giocare con paura sprecando così dei punti importanti. E lo stesso discorso vale per la partita contro il Carpi e per le ultime giornate. Per la squadra che ha il Toro doveva avere dei punti in più.
Rispetto all’ultimo derby disputato il Toro ha perso Darmian e la Juventus Pirlo, due giocatori che erano stati assoluti protagonisti di quella sfida: chi ci ha rimesso di più?
Ha perso maggiormente la Juventus con l’addio Pirlo, perché non è stato sostituito degnamente. Nel Toro al posto di Darmian è arrivato Zappacosta che a me piace moltissimo e che dimostrerà di essere all’altezza di Matteo.
Restiamo concentrati sul derby: nonostante le difficoltà avute nelle ultime giornate e di cui abbiamo detto il Toro arriva a questa sfida con più punti della Juventus in classifica
Avevamo tanti punti di vantaggio sulla Juve, ma purtroppo ne abbiamo persi una parte. Non bisogna mai sedersi, per i tifosi era una gioia immensa avere i bianconeri a 8 punti di distanza; adesso invece sono a -3 ed è ovviamente più difficile, anche in ottica derby. Non bisognerà mollare mai su nessun pallone, loro sono anche in crisi per cui li si deve aggredire in modo tale che perdano le certezze e si preoccupino. Il loro turnover dovuto alla Champions è un’arma in più per il Toro. Il pareggio può andare bene solo dopo che hai dato tutto per vincere. Giocatori come Maxi Lopez e Quagliarella non hanno nulla da invidiare a quelli della Juventus.
Qual è dunque il tuo pronostico sulla sfida?
Io credo che il Toro sia favorito perché la Juve arriva da una sconfitta bruttissima ed è come un pugile suonato. I giocatori si trovano sotto shock e non andranno fatti ragionare; soprattutto vanno attaccati sin dal primo minuto. Mai come domani il Toro può approfittare della situazione difficile della Juve. Allegri non è un allenatore da derby, Conte in questo senso lo era molto di più. Prevedo un derby con parecchi gol e alla fine vincerà il Toro 3-2 con reti di Quagliarella, Maxi Lopez e Baselli; mi aspetto invece una prestazione negativa di Buffon.
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