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PAROLA AL MISTER

Rampanti: “Sono con Vanoli, insensato il paragone con Juric, ecco perché”

Gianluca Sartori Direttore 
Serino analizza così i temi caldi di casa Toro dopo la sconfitta nel derby della Mole

Il Torino perde malamente il derby della Mole e vive una sosta con molte preoccupazioni in vista della partita contro il Monza alla ripresa del campionato. Affrontiamo i temi del momento con Serino Rampanti, nella nuova puntata di “Parola al mister”.

Serino, impressioni a mente fredda sul derby? “Il periodo è brutto è delicato, c’è una crisi che bisogna assolutamente fermare. Come se fosse un’emorragia di un malato grave che assolutamente va tamponata. Sarebbe errato se si pensasse di risolvere la situazione in un colpo solo. Quando ci sono crisi simili bisogna riprendersi piano piano. In questi momenti bisogna avere mente lucida, essere razionali e fare di tutto per tirarsi da questo brutto periodo, ma con intelligenza”.

Dopo la sosta ci sarà la sfida casalinga contro il Monza, come va preparata? “E’ una partita cruciale ma va preparata sapendo che ci sarà molta attesa. Il tifoso si aspetterà una squadra aggressiva. Io spero che il Toro abbia sì tanta grinta ma anche molta attenzione. Prendere un gol, infatti, potrebbe rendere pesante l’atmosfera. Il Torino dovrà essere aggressivo ma allo stesso tempo ragionevole”.

Come è stato possibile arrivare a questo punto? “La squadra ha risentito fortemente di un contraccolpo che è avvenuto dopo l’inizio estremamente favorevole che ha purtroppo illuso troppi. Non c’è stato il giusto equilibrio nel giudicare la caratura dei giocatori. In troppi passaggi importanti la squadra non ha risposto bene. Penso che sia stata fatale l’eliminazione in Coppa Italia contro l’Empoli, partita affrontata con troppe seconde linee. Lì si è iniziato a capire che la perdita di certi giocatori, che stanno dimostrando anche in grandi squadre di avere una qualità eccezionale, non è stata compensata a sufficienza. Parlo ovviamente di Buongiorno e Bellanova. Poi, ovviamente, la mancanza di Zapata è stata un’altra mazzata. Adesso bisogna rimettere a posto i cocci e per l’allenatore non sarà facile”.

Metteresti in discussione Vanoli? Assolutamente no. Ho letto il tuo editoriale, in cui tu dici che ha delle responsabilità, ma non sono d’accordo. Purtroppo, non ci può essere nemmeno un confronto vero e proprio con Juric: avrei voluto vederlo con in mano la stessa squadra che aveva lui, secondo me avrebbe fatto più punti del tecnico croato, peccato non poter avere la controprova. Tuttavia, bene o male, Vanoli ha gli stessi punti che aveva Juric allo stesso punto del campionato, senza però poter contare su Buongiorno, Bellanova e altri”.

Non pensi che abbia fatto errori anche Vanoli? “L’inizio positivo ha tradito anche lui: ha dato troppo credito ad elementi che negli anni però hanno dimostrato di non valere così tanto. Certi giocatori sono stati sopravvalutati anche da lui, Vanoli probabilmente ha fatto un piccolo errore di valutazione, ma non è stato il solo. Adesso si vedrà se l’allenatore sarà in grado di tirare fuori la squadra dalla crisi, ma io sono fiducioso, bisogna credere in lui e appoggiarlo in tutti i sensi. Le colpe principali sono di altri e io sono completamente al suo fianco”.

Quali mosse faresti se fosse in lui? “Ci sono carenze talmente evidenti che non penso abbia nemmeno grandi margini di manovra. Ha fatto bene a cantargliene quattro ai giocatori dopo il derby. La squadra ha affrontato il derby con uno spirito completamente sbagliato, dimostrando carenza di carattere e mancanza di orgoglio personale, di voglia di giocarsela, di cercare anche lo scontro fisico. In questa partita non c’è stato niente di tutto ciò. I giocatori mi appaiono carenti in tutto. C’è bisogno di uno scossone in questo senso. Spero che la strigliata fatta ai giocatori possa servire. Mi sembrano tutti fuori dalla realtà. Si può anche perdere, ma lottando e giocando ogni pallone come se valesse una vita. Se si continua con questa insensibilità, il rischio è di precipitare”.