01:01 min
PAROLA AL MISTER

Rampanti: “Tutti dovrebbero avere un occhio di riguardo verso il Toro”

Gianluca Sartori Direttore 
Serino analizza così i temi caldi in casa granata dopo la vittoria di Verona che è valsa il primo posto in classifica

Il Torino vince in casa del Verona e chiude la quinta giornata con un clamoroso primo posto in classifica. Di questo parliamo con Serino Rampanti, nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”.

Serino, che peso diamo a questo primo posto in classifica? “Qualcosa di straordinario visti gli antefatti, è sicuramente una sorpresa. Molti meriti vanno al tecnico, che ha saputo porsi molto bene in una situazione molto delicata in cui si era trovato senza colpa alcuna. Si è concentrato sulle sue idee e sui metodi di lavoro ed è riuscito a pilotare i ragazzi fino a qui. Adesso è in una posizione ottima, ma il lavoro diventerà sempre più difficile. Intanto però il Torino è in testa, tira il gruppo ed è in una posizione privilegiata. Tutti nel circo del calcio dovrebbero avere un occhio di riguardo e bisogna continuare così, migliorando assolutamente la fase difensiva perché troppi sono stati i rischi corsi e in certe situazioni è andata bene. Mentre dalla cintola in su il Toro è forte, trascinato da un giocatore micidiale come Zapata”.

Ti aspettavi questo contributo da lui? “Nell’ultimo campionato con l’Atalanta era calato fisicamente, ero anche io un po’ perplesso ma sta smentendo tutti e questa continuità gli dà ancora più meriti. In ogni caso in attacco, anche quando si cambia qualche giocatore, si riesce a mantenere la stessa consistenza. Certe volte, cambiando, si può perdere qualcosa, invece in queste partite solo in una partita i cambi non hanno risposto bene, a Milano”.

Ha esordito Maripan. Ti è piaciuto? “Sì. Ha dato un po’ di solidità alla difesa. Mi sembra uno che regge benissimo il livello e ha una bella personalità”.

C’è subito la partita con l’Empoli in Coppa Italia, cosa ti aspetti? “Nel calcio il ferro va battuto finchè è caldo. Se una squadra è in forma e ha il morale alto, bene che ci siano più partite. Sono le soste che, in questi casi, diventano una trappola”.

Quanta importanza dai alla Coppa Italia? “Nell’epoca di Juric sono stato critico perché alcune partite di Coppa non sono state affrontate con il piglio giusto quando invece ci sarebbe stata l’opportunità di andare molto avanti. Mi vengono in mente le partite contro la Sampdoria e la Fiorentina. La Coppa è importante perché dà modo di prendere ulteriore autostima e poi, quando si arriva nelle fasi finali, non è impossibile vincerla, se ci sono le combinazioni giuste. Il Torino le occasioni le avrebbe pure avute, negli ultimi anni, ma c’è stata poca convinzione, a partire dall’allenatore. Le partite di Coppa sono determinanti e va sempre schierata la formazione migliore possibile, come avevo già sottolineato a suo tempo. Ben venga dunque la partita con l’Empoli”.

Pensi che i risultati attuali siano una piccola rivincita per Cairo?“Certamente, per lui sicuramente è una bella rivincita. Però rimane questa rottura con i tifosi e sono convinto che non sia sanabile, anche se la squadra viaggia bene. Troppe sono le occasioni in cui ha dato segnali di non essere interessato a fare il salto di qualità”.