Dopo i difensori, gli esterni e i centrocampisti, è il momento di chiudere i giudizi sulla stagione che si concluderà ufficialmente il 30 giugno. Con Serino Rampanti, in “Parola al Mister”, cerchiamo di delineare il senso del campionato degli attaccanti del Torino.
PAROLA AL MISTER
Rampanti: “Vlasic? Non ho capito il suo ruolo, spero in Vanoli…”
Come giudichi la stagione di Vlasic e le sue prospettive? “Considerando quello che si pensava lui potesse fare riprendendolo, io credo che la società, ma anche i tifosi, si aspettavano qualcosa di più. Spesso ho l’impressione che non si riesca a definire quale sia il suo vero ruolo. Ha fatto un po’ di tutto in quanto a zone di campo occupate, anche troppo. Per questo, se mi chiedi dove si esprime meglio, non saprei rispondere. Non mi sembra un vero giocatore di fascia, non è un trequartista in grado di fare l’ultimo passaggio, e nemmeno un centrocampista. Questo mi lascia un po’ spiazzato. Ha ancora tre anni di contratto, dunque la speranza è che, cambiando allenatore, trovi un indirizzo ben preciso dentro al campo. Con Juric non ci è riuscito, secondo me”.
Terminiamo, infine, parlando degli attaccanti. Cosa pensi della stagione di Pellegri?“È incredibile come sia quasi sempre stato infortunato e non è riuscito a dare un minimo di continuità alle sue prestazioni. Difficile giudicarlo. Tolte le partite contro Verona e Milan, non ha quasi lasciato traccia. Di conseguenza, come farà la società a stabilire il suo futuro? In base a che cosa si deciderà cosa fare con lui? Se dovesse essere venduto, quanto si potrebbe ottenere dal suo cartellino? Sono tante, dunque, le incognite”.
Okereke è un altro che non ha inciso…“Ha fatto una buona partita a Udine, un ottimo primo impatto. E poi non ha più risposto presente. E’ stato avulso dal gioco della squadra. Non ha mantenuto la continuità che avrebbe dovuto avere e quindi praticamente non ha dato alcun contributo, lui che è arrivato a gennaio”.
Sanabria ha fatto un passo indietro rispetto all’anno scorso? “L’anno scorso fece 12 gol, quindi si è presentato speranzoso di partire titolare anche in questa stagione. Poi ha visto arrivare Zapata e immagino ci sia stato in lui un senso di scoramento, anche perché sapeva che Juric amava giocare con una punta. Immagino che in quel momento Sanabria si sia sentito deluso. Poi Juric si è reso conto che avendo tre punte a disposizione sarebbe stato uno spreco non utilizzarne due. Ma quando uno subisce un colpo psicologico come quello, è dura poi ritrovarsi. E Sanabria ne ha risentito, soprattutto in fase realizzativa. E il suo rendimento, dunque, è stato lontano da quello dell’anno prima”.
Concludiamo con la punta migliore del Toro 2023/2024, Duvan Zapata.“Meno male che c’è stato lui. Quando è mancato Duvan, o quando non era in forma, la squadra ne ha risentito. E’ stato uno dei veri tre pilastri della squadra di quest’anno, insieme a Buongiorno e Bellanova. In molti non pensavano che potesse esprimersi sui livelli visti al Toro, venendo da un’annata costellata di infortuni. C’era un certo scetticismo e anche io la pensavo così. Invece si è dimostrato un grande professionista e ha detto alla grande la sua. Penso che abbia le potenzialità e il carattere giusto per ripetersi anche nella prossima stagione”.
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