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Recupero palla e ribaltamento sulle fasce: Toro, così puoi battere il Napoli!

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Lavagna Tattica / Gli scontri diretti sul lato debole partenopeo potrebbero fare la differenza
Lello Vernacchia

Prima di analizzare la partita, vorrei partire dal momento del Napoli. Io non vedo una squadra in sfacelo: vedo una squadra sì con qualche difficoltà, ma stiamo pur sempre parlando della seconda in classifica, sempre li a lottare per la vetta. Sicuramente, nelle ultime partite senza Insigne, sono venuti a meno determinati interscambi. E anche l'infortunio di Ghoulam rientra in questo discorso: quando al Napoli togli la catena di sinistra togli moltissimo. L'80% delle azioni arrivano da lì, con i conseguenti cambi di gioco per Callejon che sono di fatto un'arma molto pericolosa contro tutte le squadre. Anche se si conoscevano questi meccanismi, non si riusciva a tenere a freno la catena di sinistra formata dall'algerino, da Hamsik e da Insigne appunto: senza Gholuam e senza Insigne (che però è stato convocato per il Toro) è mancata questa cosa, e la palla si muoveva più lentamente. Poi c'è da dire che contro la Fiorentina sia Callejon e sia Mertens si sono dimostrati ancora non al top, e anche in mediana non è che la palla abbia viaggiato a velocità stratosferiche: la Fiorentina è stata brava ad approfittare di ciò e ad imbrigliare i partenopei a centrocampo.

 Il Toro deve fare molta attenzione, ma occorre che i granata se la giochino. Se si guarda la partita tra Toro e Lazio e quella tra Napoli e Fiorentina, si capisce che anche questa che arriva non è una gara scontata. I granata han fatto vedere - al di là degli episodi - di poter fare una grande partita contro una grande squadra: col 4-3-3 il Torino si conferma una squadra che può dar fastidio a tutti e anche portare a casa risultato intero. Il Napoli non è in un momento eccelso e il Toro ha le qualità per fare una gara importante e magari anche vincere. Sì, è vero, questa volta probabilmente giocherà, Insigne: ma non è che lui da solo vince la partita. E' un giocatore come gli altri, a novembre loro andavano ai duemila allora, adesso si sono fermati. Diciamo che se prima il Napoli andava a benzina super, ora va a metano.

Il Torino - dicevamo - ha senza dubbio la qualità per fare male al Napoli. Ma come? Sarri metterà sicuramente in campo una squadra schierata per cercare di vincere la partita: ecco che allora saranno loro a fare il primo passo. Il Toro dovrà essere bravo a reagire colpo su colpo, e fare male nei punti deboli azzurri - come il già citato settore di sinistra.  Il Toro è ben coperto da quella parte e ha la forza per contrattaccare. Certo, occorrerà fare attenzione alla ragnatela a centrocampo, ma poi la manovra del Napoli sfocia sempre quasi sulla sinistra - mentre a destra avviene quasi sempre solo la sovrapposizione tra Hisaj e Callejon. Recuperare palla anche sulle fasce, e ripartire subito: il buco lo si trova sulle corsie! Come possono trovarlo loro di li, lo possiamo trovare anche noi. Il modulo è speculare alla fine. In oltre, secondo me questa dovrà essere la partita di Belotti: anche a Roma si è visto che non è al top, e adesso deve riuscire a ritornare ai livelli dell'anno scorso. Tornando alla tattica, in mezzo al campo sono tre contro tre, a sinistra tre contro tre e così via: la partita la si vince con gli scontri diretti sulle fasce e il recupero palla in mediana. Col 4-3-3 le armi sono quelle, e adesso loro sono in deficit da tanti punti di vista: Toro, è il momento di colpire. Non si può aspettare che giochino loro e basta: bisogna stare sicuramente all'occhio, ma ricordiamoci che lo scorso anno si sono presi 10 gol. Bisogna anche prendersi una bella rivincita, è ora di farlo: il Napoli in questo momento è un pugile che il Toro può mettere k.o.

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