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Questa ennesima scelta societaria di rinunciare, per l’ennesima volta e con decisione, a granatizzare il Torino Football Club, mi ha portato a questa riflessione. Non so voi ma io mi sono sentito idealmente esonerato insieme a Davide Nicola. Io amo questi colori, Nicola ama questi colori, io amo la gente del Toro, Nicola ama la gente del Toro, io credo in certi valori, Nicola crede in certi valori. Davide è uno del Toro e da Toro, si vede e si capisce e questo quindi lo lega indissolubilmente a me come a tutti gli altri tifosi del Toro. Ah, per chi non lo sapesse, dicesi Toro, per me, il Torino Football Club quando è unito alla sua gente, cosa che non si verifica più da troppo tempo.
Di nuovo esonerato, quindi, io insieme a Davide. Evidentemente non servo, io come lui. Era già successo l’anno scorso con Moreno e non è che questa si fosse rivelata una gran scelta. Non sarebbe stato finalmente il momento di aggiungere un po’ di Toro a questo Torino FC? Si è già provato a mescolare tanti ingredienti in 16 anni ma la torta è riuscita molto, molto raramente. Abbiamo troppo spesso assistito più che altro ad un continuo fare e disfare, senza mai puntare, tra l’altro, sulla caratterizzazione granata dell’ambiente. Dietro le porte del Fila quanti rappresentanti abbiamo noi oggi, gente del Toro? Qualcuno sì certo (Vigato, Moretti, qualche inserviente magari), ma sicuramente pochi, troppo pochi e ancora meno che in passato. La società consta di uno zoccolo duro davvero esiguo, soprattutto a livello dirigenziale. Probabilmente i giocatori trascorrono tanto, troppo tempo, con gente che di Toro proprio non sa nulla. Magari anche vari bravi professionisti che seguono l’allenatore o il direttore sportivo ma che non sanno nulla di Toro e che sono poco legati alla piazza dove lavorano.
Questo stato di cose non è irrilevante nella costruzione di un ambiente all’interno di una società sportiva. Perché ci hai esonerati di nuovo? Davide avrebbe potuto cominciare un lavoro importante. Come è possibile che un Club non si interessi alla sua identità di Club? Tra l’altro è una cosa che si vende bene l’identità di un Club. Il Torino Football Club, senza Toro, sa davvero di poco. Perde il suo sapore e così la sua identità. Tra l’altro un’identità davvero formidabile e famosa in tutto il mondo. Per aggiungere Toro al Torino Football Club la ricetta è però una sola. Occorre aggiungere (tante) persone nell’ambiente del Club che siano da Toro e del Toro. Persone professionalmente capaci naturalmente, ma granata doc. E non è certo impossibile trovarle. Saranno queste a poi spiegare, oltre lo storico portone granata del Fila (di un cortile della memoria che dovrebbe sempre essere aperto alla gente granata), cosa sia il Toro a chi non lo sa. O a comunicarglielo anche solo per contatto, standoci insieme. Bisogna decidersi a crearla, finalmente, questa base di persone giuste. Questa, finalmente folta, rappresentanza della comunità sportiva granata nel Club. Non ci serve appena un nuovo allenatore, dei nuovi giocatori, serve il Toro.
A questo scialbo Torino Football Club, fatto di figurine e pseudostrategie troppe volte fallite, bisognerebbe semplicemente decidersi ad aggiungere Toro q.b. (quanto basta). Ci vorrebbe davvero una bella manciata di Toro invece di togliere ogni volta quello che si aggiunge solo quando si è costretti a farlo dalle difficoltà conseguenti ripetuti errori. E tra l’altro costerebbe poco, appena una minima parte degli sprechi di denaro che si sono visti negli ultimi anni. Anche perché, senza Toro, il Torino Football Club, inevitabilmente, finisce per perdere il suo straordinario sapore e come si dice nel Vangelo a proposito del sale, a quel punto, “a null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini”. Che è poi esattamente quello che io e Davide Nicola, davvero, non vorremmo.
Avvocato e mediatore civile e commerciale. Socio Fondatore dei Giuristi Granata - Toro Club Marco Filippi, dell'Associazione Curva Primavera per la Fondazione Stadio Filadelfia e dell'Associazione ToroMio. Attuale presidente del Comitato NOIF "Nelle origini il futuro" che unisce a ToroMio associazioni di varie tifoserie italiane nella promozione di una proposta di legge che introduca la partecipazione popolare nel mondo del calcio e dello sport.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
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