Quando quest'estate ho appreso che avevamo comprato un giocatore scozzese, ho subito pensato ad un nostro grande del passato, l'unico pallone d'oro europeo ad aver vestito la gloriosa maglia granata: Denis Law. Poi ho visto la foto ed ho pensato: e questo sarebbe uno scozzese? Non mi sembra proprio delle highlands...mi fa pensare ad altre isole, piuttosto ad un pirata dei Caraibi (e non mi sbagliavo dato che Adams, per parte di padre, è di Antigua e Barbuda). Un pirata, quindi un rivoluzionario, un anti sistema. Ma guardandolo in faccia si capisce subito che si ha a che fare non con un trucido corsaro, ma con un ragazzo buono e generoso. Il che pero', per un pirata, non e' nemmeno un ossimoro. Sandokan e Capitan Harlock insegnano. La suggestione è poi rafforzata in Adams. Lui infatti porta anche un nome universalmente evocativo come "Che". L'improbabile audace "generale" dello scorso secolo, nuovo Garibaldi in diverso contesto storico. Vera icona di coraggio e rivoluzione. Già solo per questo, a prescindere da qualsiasi discorso politico che qui sinceramente non mi interessa, ho subito etichettato Adams come giocatore "da Toro". Non è un super bomber, ma si sbatte come pochi, non è un fenomeno ma ha dimostrato di avere talvolta nelle sue corde anche colpi da fenomeno. Prova ne sia la memorabile "sciabolata" del nostro pirata che ha squarciato l'Empoli e probabilmente è stato il più bel goal del 2024 in serie A. Avrei davvero voluto raccontare di una vittoria nel derby al termine di un entusiasmante arrembaggio della goletta granata, manco a dirlo capitanata dal nostro pirata, ai danni della corazzata (per modo di dire ieri in verità) a strisce. Non è stato cosi'. Ma veder segnare l'attuale "portatore" della maglia di Valentino con un siluro sul palo del portiere è stata comunque una buona consolazione. Non c'è stato il "colpito e affondato" della battaglia navale dei bambini, ma se non altro siamo tornati in porto indenni. E non mi sono dispiaciute anche il paio di risse in panchina, finalmente in clima derby ed anche le sostituzioni finali nel giusto tentativo di vincere (ma non si doveva togliere il Che). Il Toro ha pareggiato e, come sempre, vinto l'idea che porta con se' e che oggi è rappresentata nel nome e nelle movenze da Che Adams. Che è poi l'idea di un essere coraggiosi, tenaci rivoluzionari e anti-sistema, ma nel contempo leali, buoni e generosi. In questo senso effettivamente, come dice bene Pecci, il Toro vince sempre e non può perdere. Perché ha già vinto nel momento stesso che ha deciso di essere Toro e non altro in questo mondo. E speriamo ci sia presto un Presidente che lo capisca e che arriviamo a capirlo meglio anche noi tifosi granata, unendoci per costruire qualcosa di nuovo e non per continuare a fare cose vecchie, al di là delle opinioni e di diversi atteggiamenti. Solo cosí dal mare dei pensieri, anche miei, questo Toro sempre vincente potrebbe cominciare finalmente a vedersi bene anche sul prato del campo e in giro per la città. Succederà. Ne sono sicuro. Magari presto. Nell'attesa qualcuno, almeno a sprazzi sulla zattera granata in mezzo ai marosi da tempo, cerca di mantenere la rotta e ogni tanto, improbabilmente, fa vincere l'idea del Toro. La fa vincere anche solo suscitando questi miei pensieri come magari li suscita anche in voi ogni tanto. E questo ha fatto, prima e dopo questo derby, l'improbabile pirata scozzese "Braveheart" Che Adams.
risorgimentoro
L’improbabile vittoria del Che Braveheart, cuore impavido granata
Non si doveva sostituirlo. Avremmo vinto di sicuro. Buon anno a tutti noi cuori granata. "Che" lo meritiamo davvero!
Avvocato e mediatore civile e commerciale. Socio Fondatore dei Giuristi Granata - Toro Club Marco Filippi, dell'Associazione Curva Primavera per la Fondazione Stadio Filadelfia e dell'Associazione ToroMio. Attuale presidente del Comitato NOIF "Nelle origini il futuro" che unisce a ToroMio associazioni di varie tifoserie italiane nella promozione di una proposta di legge che introduca la partecipazione popolare nel mondo del calcio e dello sport.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
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