Vanja è giovane, determinato, abilissimo nei tuffi e ha ampi spazi di miglioramento sulla presa del pallone, insomma, tutti i requisiti per diventare un grande portiere sono suoi. In fondo, se lo abbiamo visto poco, è perché quest’anno abbiamo goduto dell’immensa soddisfazione di avere sicur-Sirigu tra i nostri pali. Sarebbe stato interessante avere un’agenda fitta di impegni di Coppa e vederlo giocare tanto lì, Vanja. Ha meritato comunque di chiudere il campionato confermando di essere all’altezza, ma di voler ancora crescere. E il prossimo anno che si fa? Se Sirigu riusciremo a tenercelo stretto, Vanja meriterebbe di andare in prestito in qualche club interessante e giocare, giocare, giocare. Se Sirigu partirà, io inizierò un periodo di lutto, ma avremmo un portiere potente e in crescita con cui consolarci. Magari arriverà anche il maggiore dei Milinkovic-Savic, a Torino. E in quel caso il minore potrà insegnare qualcosa al maggiore: esiste una parte di Torino e di calcio che non si compra e non si vende, ti giuro Sergej, può sembrare impossibile, ma è così!
Mi sono laureata in fantascienze politiche non so più bene quando. In ufficio scrivo avvincenti relazioni a bilanci in dissesto e gozzoviglio nell’associazione “Brigate alimentari”. Collaboro con Shakespeare e ho pubblicato un paio di romanzi. I miei protagonisti sono sempre del Toro, così, tanto per complicargli un po’ la vita.
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