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columnist
""Ma l'Europa la volete o no?",titolavamo lunedì scorso, dopo aver assistito alla partita del Torino in casa della Fiorentina. La domanda era diretta ai giocatori di Mazzarri, che al "Franchi", specie nel secondo tempo, avevano dato l'impressione di sedersi, di accontentarsi di un pareggio. La risposta è arrivata, forte e chiara, contro la Sampdoria: sì, questo Toro l'Europa la vuole. Il 2-1 finale gli sta stretto perchè è stata una gara giocata benissimo dai granata, sotto tutti gli aspetti: tatticamente (Mazzarri azzecca tutte le scelte e dimostra di sapere a menadito come bloccare le fonti di gioco delle squadre di Giampaolo), tecnicamente (bravissimo Berenguer, un giocatore così può rivelarsi molto utile), fisicamente: la Sampdoria aveva 15 ore di riposo in più, e nonostante questo i granata hanno dominato per 70 minuti, sbranando il portatore di palla avversario con un pressing collettivo ammirevole e ribaltando l'azione con passaggi rapidi e precisi. Ma quel che contava di più era il riscontro sulla mentalità, sulla voglia di andare a prendere un risultato che poteva essere vitale. E il Torino ha dato le risposte che ci attendevamo, tutte.
La vittoria di ieri può far sognare i tifosi granata, perchè là davanti Milan, Lazio e Roma continuano a perdere punti per un motivo o per un altro. Più realisticamente, conferma che questo Torino se la giocherà fino alla fine per un posto in Europa. Su queste colonne ne siamo convinti da mesi e l'abbiamo ripetuto anche nei momenti meno positivi. La differenza, a fine campionato, la faranno i dettagli. Il Torino però deve essere bravo a non far più mancare la feroce voglia di vincere vista contro la Sampdoria. Passo dopo passo, a partire da Parma, dove a guidare i granata deve essere la voglia di rivalsa per una sconfitta, quella della gara di andata, che a Torino brucia ancora.
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