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Sotto la lente

Sotto la lente: Torino-Sassuolo

Francesco Bonsi
I granata vincono e convincono, superando un periodo complicato: l'analisi tattica del match

Dopo l’eliminazione in Coppa Italia, il Torino ha ritrovato una vittoria importante, sia perché dà continuità alla precedente ottenuta a Lecce, sia per come è stata ottenuta. I granata hanno battuto 2-1 il Sassuolo, tirando 21 volte, di cui 9 in porta, quando in precedenza la media di conclusioni verso lo specchio era di sole 2,3 per 90 minuti. Oltretutto, è stato prodotto un numero di 3,5 expected goals, quando la media più alta in Serie A è di 2 a partita. Juric ha schierato di nuovo il 3-5-2, apportando qualche rotazione, ma continuando sulla falsariga delle precedenti partite, e inserendo qualche positiva aggiunta.

LA FASE DI COSTRUZIONE E SVILUPPO

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In fase di possesso non si può dire che i granata non abbiano riscontrato dei problemi. Buongiorno si alzava come di consueto sulla linea dei centrocampisti, e allora il Sassuolo marcava a uomo tutti i riferimenti centrali: Pinamonti su Buongiorno, Bajrami su Ilic e Thorstvedt su Linetty. Lauriente e Berardi uscivano rispettivamente in pressione su Tameze e Rodriguez, a seconda di chi avesse il pallone, oscurando la linea di passaggio esterna.

A causa di questa pressione, il Toro ha concesso un gol ai neroverdi, che dopo un passaggio errato di Rodriguez hanno segnato la rete del pareggio.

Nello sviluppo dell'azione sono stati fondamentali gli inserimenti di Ricci, e successivamente quelli di Vlasic, ma anche Ilic, si è calato perfettamente nel nuovo modulo:

Qui vediamo Vojvoda che va a ricevere dentro al campo, e Ilic corre alle sue spalle per ricevere in ampiezza e liberarsi della marcatura, in questo modo può servire il movimento profondo di Zapata.

Lo sviluppo dell'azione, si è però concentrato maggiormente sul lato destro: nell'immagine in alto vediamo Sanabria venire incontro per fissare i centrocampisti, mentre Ricci si inserisce nello spazio tra difensore e terzino. Lo stesso fa Vlasic, quando entra, decentrandosi, e correndo alle spalle del terzino in pressione su Bellanova, con il solito movimento incontro di Sanabria per trascinare via Ferrari.

E anche in fase di rifinitura, con Bellanova in possesso, Vlasic si butta nello spazio dietro al terzino, per effettuare poi un cutback che farà sfiorare il gol al Toro.

L'UTILIZZO DI BELLANOVA E L'ATTACCO DELL'AREA

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Un altro fattore importante è stato l'isolamento di Bellanova sulla destra, che ha potuto correre molto di più rispetto alle partite precedenti.

Con il Sassuolo a difesa schierata, Linetty trova Sanabria alle spalle del centrocampo, che riceve sui piedi e scarica su Ricci, privo di marcatura.

A questo punto il terzino esce in pressione sul numero 28, che può allargare per Bellanova, privo di marcature e libero di andare.

Nel secondo caso vediamo Rodriguez, Ilic e Vojvoda che si scambiano dei passaggi interlocutori sul lato destro, per attirare la pressione degli avversari.

A questo punto Vlasic attacca la profondità, fissando i difensori, e Sanabria va a ricevere da Vojvoda, attirando su di sé Viña, e liberando la corsia per Bellanova.

Juric ha ribadito che stia lavorando anche su un nuovo modo di attaccare l'area di rigore, e a giudicare dal gol segnato e dai molteplici sfiorati, sta funzionando.

In questo esempio vediamo come Zapata attacchi il primo palo, Sanabria corra alle spalle di Erlic, e Vojvoda vada sul secondo palo. Ilic, invece, rimane a rimorchio in caso di ribattuta.

In questa seconda immagine vediamo Sanabria che rimane a rimorchio, in quanto il movimento di Zapata attiri entrambi i difensori sul primo palo.

L'AGGRESSIVITÀ IN FASE DIFENSIVA

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Nella fase di non possesso, l'atteggiamento del Torino è stato quello che conosciamo: pressing alto, intenso e marcature a uomo a tutto campo.

Il Sassuolo non è stato in grado di aggirare questa pressione, ed è andato spesso in difficoltà. Buongiorno si è imposto come leader tecnico del reparto difensivo, non facendo vedere palla a Pinamonti. Il centrale granata ha vinto 4 contrasti su 5, ha primeggiato su tutti e 4 i duelli aerei, e per concludere ha vinto 6 uno contro uno su 9. Ancor più decisiva è stata la prestazione di Tameze, che ha recuperato ben 11 palloni, di cui

2 è riuscito a trasformare in assist. In occasione del primo gol anticipa Berardi, potendo sfruttare una prateria alle sue spalle:

Il francese, infatti, percorre palla al piede tutta la metà campo neroverde, servendo poi l'assist per Sanabria. Sul secondo gol, invece, blocca sul nascere la transizione positiva del Sassuolo, anticipando Thorstvedt e servendo Vlasic completamente libero, che ha compiuto un ottimo

smarcamento preventivo.

Ora c'è bisogno di dare ulteriore continuità all'attuale rendimento, a partire dalla sfida di domani contro il Monza. Nell'era Juric, il Torino non è mai riuscito a vincere tre partite di fila, e allora questa può essere la giusta occasione per scacciare definitivamente i malumori, e dare una svolta al campionato.