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Rincon: somos de talla mundial

Maria Grazia Nemour
Sotto le granate / "El General sta guidando egregiamente il Venezuela in Copa America: dopo aver pareggiato con tutta l’energia disponibile e la fortuna a debito accumulata con Perù e Brasile, ha sgominato la Bolivia"

Copa America. Guardavo la fotografia che ritrae la formazione del Vinotinto, in centro Tomas Rincon, con un otto in meno che da noi al Toro, ma inflessibile e massiccio allo stesso modo. Ho fissato la sua espressione, quella torva che si porta sempre appresso quando scende in campo e l’ho scoperta più impalpabile di quanto pensassi. El General sta guidando egregiamente il Venezuela in Copa America: dopo aver pareggiato con tutta l’energia disponibile e la fortuna a debito accumulata con Perù e Brasile, ha sgominato la Bolivia. Venerdì guarderà in viso l’Argentina, e sicuramente non abbasserà lo sguardo. Ha bisogno di vincere il Venezuela, che ci si schieri con Maduro o con Guaidò, spalle alla Russia o agli Stati Uniti, rimane il fatto che in Venezuela si è abbassata l’aspettativa di vita, manca cibo e scarseggiano i farmaci. La moneta – il Bolivar – ha perso cinque zeri, la carta igienica costava 2.600.000 bolivar. Iperinflazione da 1.000.000%, disoccupazione affamante. E Rincon, nel campionato appena concluso, ha sempre giocato nel modo che aveva promesso in un tweet: con la testa in campo e con il cuore in Venezuela.

https://www.toronews.net/toro/calciomercato-si-discute-il-futuro-di-edera-previsto-incontro-tra-torino-ed-entourage/

In queste condizioni sembra impossibile che la gente possa interessarsi al calcio, ma il calcio sarebbe ben poca cosa se non fosse molto più del solo calcio. Il calcio è sfida, rivincita, speranza e rinascita. Il calcio sa ricompattare le idee nell’emergenza.

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El General chiede rispetto per una Nazionale che gioca d’orgoglio, qualche mese fa lo ha fatto denunciando la scarsa professionalità della Givova, che aveva fatto scendere in campo i calciatori con un gioco di magliette acquistate all’ultimo momento da Decathlon, una bandierina venezuelana a coprire parzialmente il logo. Imbarazzante. Colpa dello sciopero degli aerei, dice Givova, della nonna malata e di chissà cos’altro. No, la Vinotinto non merita un trattamento di questo tipo, non con i dolori senza lacrime che porta in campo, non la Vinotinto che porta scritto, all’interno del colletto "Somos de talla mundial", letteralmente "Siamo di classe mondiale".

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La Vinotinto è la fierezza del suo CT – Rafael Dudamel – che in passato ha espresso la volontà di dimettersi, davanti a pressioni politiche. La Vinotinto, è la parte più sincera del Venezuela, un Venezuela che tra due Presidenti dalle filosofie contrapposte, sceglie di riporre fiducia in chi lo ama senza incertezze, El General.