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EDITORIALE

Su Bremer e sulla rivalità con la Juventus

Gleison Bremer - premiazione Toro News Award 2021/2022
La cessione del brasiliano ai bianconeri è un boccone amaro per tanti tifosi: deve valerne la pena
Gianluca Sartori Direttore 

Gleison Bremer non è un giocatore qualunque, per la storia del Torino. Gleison Bremer è quel ragazzo che era arrivato sconosciuto dal Brasile, che per i primi otto mesi non si era alzato mai dalla panchina, che al suo esordio da titolare giocò una partita perfetta in un derby per poi perdersi Cristiano Ronaldo nel momento decisivo. Gleison Bremer era nessuno ed è diventato un campione, un campione che il Torino ha saputo crescere in casa, facendolo diventare per distacco il miglior difensore della Serie A. Lui ci ha messo del suo, con un’etica del lavoro spaventosa e con il gesto, non così comune nel calcio di oggi, del rinnovo di contratto.

Gleison Bremer non è un giocatore come gli altri e il suo passaggio alla Juventus è indubbiamente un boccone amaro difficile da deglutire per tutti i tifosi del Torino. Queste batoste emotive, però, devono aprire gli occhi e far capire come stanno le cose. La rivalità con la Juventus esiste, ed è giusto che sia così, nelle teste e nei cuori dei tifosi. Per il resto da molti anni a questa parte non si può parlare né di rivalità sportiva, visti i differenti obiettivi per cui Toro e Juve competono, né di rivalità economica. Quando la Juventus vuole un giocatore, se lo prende, perché conta solo la potenza di fuoco monetaria. Così ha fatto con il Torino, così fa con quasi tutte le altre squadre italiane (vedi la Fiorentina con Vlahovic).

È oggettivo: un’offerta che tocca i 50 milioni con i bonus non è rifiutabile, specie se le altre offerte non erano paragonabili, soprattutto per un club che viene da quattro rossi di bilancio consecutivi. Sono prezzi da Premier League, operazioni così tra due squadre italiane non se ne vedono più. Lo ha capito, anche se a malincuore, pure una buona fetta dell’opinione pubblica, come si evince dal sondaggio pubblicato su Toro News.E dunque vanno fatti i complimenti al Torino per la cessione conclusa. Complimenti che tuttavia possono diventare applausi solo se si lavorerà nel modo giusto – e con i tempi giusti - per dare a Juric una squadra in grado di fare quello che deve fare il Torino: lottare per andare in Europa.

 

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