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columnist
Riflettori puntati sullo stadio Dall’Ara: manca poco al fischio d’inizio, la tensione è alle stelle per questa partita che potrebbe quasi garantire la salvezza a una delle due squadre. Ogni tifoso granata che si rispetti, in questo istante è già in fibrillazione, sia chi ha seguito la squadra in trasferta, sia chi guarderà la partita a casa in tv, chi andrà al bar a vederla con gli amici e chi la seguirà con noi su TN. Ma ci pensa la vostra Granatina a farvi rilassare, nella speranza di strapparvi un sorriso, ironizzando proprio su noi tifosi granata. Ogni volta che vado allo Stadio, cerco di arrivare in anticipo almeno di un’ora e mezza rispetto al fischio d’inizio perché adoro guardare la massa di tifosi granata avvicinarsi all’Olimpico. Parcheggiando nelle vicinanze si inizia ad intravedere qualche esemplare di tifoso del Toro che mostra con orgoglio sciarpa o maglietta granata, mentre si avvicina al suo habitat naturale, alla ricerca dei suoi simili. Ma il bello arriva quando si è nel piazzale davanti allo Stadio, dove si vede un’enorme macchia di color granata muoversi avanti e indietro tra le biglietterie e gli ingressi con il sottofondo del profumo di panino ai crauti e cotoletta, da mangiare necessariamente, perchè saltarlo potrebbe portare male, meglio non rischiare! Qui si può osservare il tifoso granata tipo: solitamente, se è tra la quarantina e la sessantina, indossa una maglia ufficiale della squadra, felpa o t-shirt a seconda della stagione. La chioma non è molto folta, probabilmente a causa dello “stress da Toro”, patologia che tutti conosciamo molto bene, ahimè! È spesso caratterizzato da una particolare protuberanza sul davanti, detta anche, con termine scientifico, “panza”, dovuta ai panini sopracitati. I tifosi più giovani, diciamo dagli adolescenti ai trentenni circa, sono caratterizzati dallo stile calciatore: hanno lo stesso taglio di capelli di qualche campione, girano in gruppo come fossero una squadra in trasferta e alcuni, i più grandicelli, si trascinano dietro la fidanzata, che tante volte, le si legge in faccia che avrebbe preferito andare a fare shopping in centro. Altre donne invece sono tifosissime e sono felici di accompagnare mariti o fidanzati e eventuali figli a vedere la partita. La tifosa granata tipo è ricoperta di granata, non si ferma solo ai diversi capi di abbigliamento della propria squadra del cuore, ma spesso non rinuncia a smalto, rossetto e ombretto coordinati, perché anche il rito del “make-up granata” è un gesto scaramantico, quasi allo stesso livello di quello panino! Se poi ci possiamo aggiungere anche un elastico per capelli o un cerchietto del colore che non passa mai di moda, si rasenta l’estasi. Ora passiamo ai più piccini, bambini e bambine che paiono delle mascotte in piena regola. C’è chi gli compra le divise ufficiali in miniatura, chi invece gli fa indossare le maglie che gli arrivano alle caviglie (quasi sicuramente comprate dai padri che hanno sbagliato per l’ennesima volta la taglia!) e chi addirittura gli pittura il viso con un cuoricino granata. Ciò che accumuna però, proprio tutti i tifosi, uomini o donne, giovani o meno giovani, è la camminata. È la cosa che più mi affascina, la camminata verso lo Stadio che pare una vera e propria marcia di guerra. Petto in fuori a simboleggiare la fierezza di appartenere a questa tifoseria, sguardo verso l’orizzonte o verso altri tifosi, che in quel momento sono tutti fratelli, velocità sostenuta, quasi con una certa fretta di conquistare la vittoria (anche se manca un’ora e mezza al fischio d’inizio!). Per quanto riguarda la camminata a fine partita… è meglio passare oltre! Nella speranza di avervi fatto sorridere e fiera di appartenere a questa “massa granata” vi lascio alla diretta della partita! Restate con noi e sempre forza Toro! Roberta Picco Twitter: @roberta_picco (foto Dreosti)
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