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Torino, a Palermo la prova del nove collettiva: è questione di mentalità

Lello Vernacchia
La Lavagna Tattica / Impegno alla portata dei granata, ma solo se con la giusta testa. La mediana dovrà fare la differenza; l'arma in più: gli uno contro uno

Lunedì sera il Torino tornerà in campo, e lo farà sul terreno del Palermo. Dopo due partite come quelle contro Roma e Fiorentina la sosta non ci voleva: c'era da stare sul pezzo, ma è comunque ovvio che le convinzioni e le certezze siano adesso salde in tutto l'ambiente. Tuttavia bisogna mantenere i piedi per terra: Palermo è un campo sempre ostico, una partita da prendere con le molle, e De Zerbi ha rivitalizzato la squadra. I rosanero in casa hanno fatto faticare anche la Juventus: bisogna stare molto attenti e metterla anche sul fisico. La partita è sicuramente alla portata del Torino, il proverbio dice non c'è due senza tre: se i granata andranno in campo saggiamente, mantenendo la testa sul collo, è un match che si può portare a casa.

Dal punto di vista delle eventuali chiavi tattiche, per me il centrocampo è l'anima della squadra: chiunque giochi, se la mediana riesce a fare gioco ecco che l'attacco viene fornito in maniera importante e può davvero mettere in difficoltà le difese avversarie. Davanti il Torino ha un Belotti fenomenale, ma in generale è grande la qualità di tutto il trio d'attacco perchè i granata quest'anno ha fatto davvero le cose molto bene con gli arrivi di Iago Falque e Ljajic. Il centrocampo, come si diceva, sarà fondamentale sia in fase difensiva che di rilancio. Si tratta quindi di una prova del nove di tutta la squadra: se questo gruppo ha le possibilità di vincere con Roma e Fiorentina - aldilà del fattore campo - si può giocare anche le partite fuori casa puntando sull'uno contro uno sulle fasce con la qualità degli esterni offensivi. Come detto è la mentalità a fare la differenza.