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Torino, che trio in attacco! Con Lukic squadra (quasi) completa

Ljajic
La Lavagna Tattica / Il Toro si è arricchito molto in questa sessione estiva, la squadra è molto competitiva
Lello Vernacchia

Partendo da Mihajlovic, posso affermare che egli è un allenatore da Toro, di carattere: mi ricorda un po' Giagnoni, perché in quanto ad agonismo si avvicina molto. L’esperienza di Milano l’ha sicuramente arricchito, anche se poi non è riuscito a dare continuità al suo progetto. A Torino, invece, potrebbe aver trovato la società giusta, perché c'è coesione con i dirigenti e ha molta voglia di fare. Potrebbe anche riscoprire il vero cuore Toro durante la sua gestione, cosa che Ventura ha fatto a tratti.

Per quanto riguarda il nuovo modulo 4-3-3 mi sento di affermare che può dare una nuova linfa al Torino, anche se sarà difficile ambientarsi velocemente in schemi del tutto nuovi, soprattutto quando arrivi da cinque anni in cui agisci in modo diverso. Potrebbe essere più offensivo questo modulo, perché con tre attaccanti l'approccio è del tutto diverso, in particolare rispetto a quello che aveva Ventura; e poi che trio Ljajic-Belotti-Iago! Non saranno tre fuoriclasse, ma sanno bene ciò che fanno ed hanno una discreta qualità: il serbo lo ha dimostrato anche al "Da Luz", segnando quel gol su punizione che è una gemma rara. Belotti invece mi ha smentito, ha fatto tanti gol già lo scorso anno: può essere un’annata positiva per lui. La squadra è sulla carta molto competitiva, anche perché ha una buona difesa, nonostante la perdita del capitano Kamil Glik.

Se il Sassuolo è arrivato in Europa, anche il Toro può, soprattutto con questi uomini e con questi innesti. Con Valdifiori, se dovesse terminare questa trattativa con il Napoli, ci sarebbe un centrocampo di qualità al contrario dell'anno scorso, in cui Ventura preferiva la quantità. Baselli, ad esempio, potrebbe trovare la sua reale dimensione con Mihajlovic, perché ha molte doti tecniche e lo ha dimostrato.

Infine, credo che il nuovo acquisto Lukic sia quello che mancava al Toro, ovvero un centrocampista che gioca davanti alla difesa e sappia innescare bene gli altri due centrocampisti. Certo, è ancora molto giovane, ma anche lui ha del potenziale, e sarà compito di Mihajlovic saperlo sfruttare fino in fondo.

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