Sfida difficile quella che il Torino dovrà affrontare contro l'Atalanta domenica pomeriggio. La Dea è in salute, nell'ultima con il Milan ha fatto molto bene. Inoltre, in casa ha battuto anche la Lazio: l'Atleti Azzurri è un campo ostico per tutte, lo sarà anche anche per il Toro, che dovrà esprimere al massimo tutte le sue qualità. Gli orobici hanno preso fiducia, la classifica sorride e la squadra di Reja vola sulle ali dell'entusiasmo.
columnist
Torino, con l’Atalanta Gazzi soluzione in mezzo contro Gomez e Moralez
Passando all'analisi prettamente tattica, il discorso è semplice: finalmente Ventura ha un po' di scelta in mezzo, dove vedrei bene una mediana a tre formata da Gazzi, Benassi e Baselli, l'ex di turno, che in un campo come quello dell'Atalanta rischia forse di sentire l'emozione del ritorno. Soprattutto il rosso mediano potrebbe dare una grande mano, visto che l'Atalanta basa gran parte della sua pericolosità su Maxi Moralez e Gomez, fresco di rinnovo, che possono dare molto fastidio giocando tra le linee. Gazzi dovrà essere bravo ad agire da schermo contenendo uno dei due e coordinandosi di volta in volta con la difesa. Davanti preferirei vedere la coppia formata da Maxi Lopez e Quagliarella, più collaudata, che potrebbe impensierire la solida retroguardia orobica. Questo schieramento, insieme ai tre dietro e agli esterni, garantirebbe un Toro di una certa stoffa, soprattutto grazie a un centrocampo molto equilibrato, con Gazzi in interdizione e Baselli e Benassi in inserimento. I movimenti dei due potrebbero favorire le scorribande degli esterni, permettendo al Torino di rendersi pericoloso da ogni punto di vista.
Il centrocampo granata, nel complesso, è superiore: nel caso riuscisse a dimostrarlo, alzando il baricentro e facendo salire la squadra, potrebbe dare più di un grattacapo a Bellini e compagni. Mi aspetto una bella partita, a viso aperto: sarà decisiva la capacità di ripatire immediatamente dopo aver conquistato la sfera senza dare agli altri la possibilità di riorganizzarsi, cosa che gli orobici sanno fare molto bene. Un altra chiave del match sarà certamente il desiderio di riscatto di Denis, dopo la squalifica di Pinilla: è vero, forse l'argentino è giunto nella fase calante della sua carriera, ma può risultare comunque pericoloso sulle palle inattive, croce e delizia del Toro, che da fermo crea molto ma subisce anche, soprattutto quest'anno. Infine, un'attenzione particolare dovrà essere dedicata a De Roon, vera anima di questa squadra: l'olandese dà il via a ogni manovra nerazzurra, il sacrificio di uno tra Benassi e Baselli per mettere la museruola sull'avversario potrebbe rivelarsi determinante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA