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columnist
Dopo la cocente - a tratti inaspettata sconfitta - sconfitta contro il Carpi di due settimane fa il Torino di Giampiero Ventura deve ritrovare convinzione. La partita contro il Milan di questa sera sarà un bel banco di prova per una squadra ancora alle prese con alcune assenze. Per la partita contro i rossoneri il tecnico granata non avrà a disposizione Avelar e Bruno Peres, ma il ritorno di Molinaro sulla sinistra sarà fondamentale.
Mi aspetto una bellissima partita perchè quando si affrontano due squadre in cerca di riscatto non può che venirne fuori un incontro avvincente. Non ci saranno tatticismi, non è nell'indole di Ventura e Mihajlovic speculare sul risultato: le due squadre scenderanno in campo per i tre punti.
Ovviamente un punto solo, per la squadra di Ventura, non sarebbe assolutamente da buttare, visto il filotto difficile che attende i granata: dopo i rossoneri, il Torino affronterà la Lazio, il Genoa, l'Inter e la Juventus. La squadra dovrà giocare con calma e ragionando su ogni singola giocata: un punto, lo ripeto, potrebbe anche andare bene ma dubito che i granata scendano in campo per il pareggio.
Anche il Milan, dopo la brutta sconfitta contro il Napoli, cercherà nella partita di stasera un'occasione di riscatto. Se il Torino ha centrocampisti abili in fase di rottura, il Milan può vantare una mediana di qualità: a centrocampo, secondo me, si deciderà il risultato.
Mi aspetto molto da Quagliarella, apparso stanco e spento contro il Carpi. Se la difesa si dimosterà all'altezza, allora il Torino potrà dire sicuramente la sua in questi 90 minuti.
Lasciatemi, infine, fare una considerazione sul Filadelfia: per me è stato un piacere e un onore allenarmi e giocare sul mitico terreno che fu del Grande Torino e vederlo in quelle condizioni, con l'erba alta e quelle poche mura ancora in piedi, mi faceva piangere il cuore. Finalmente il Torino tornerà ad avere la sua casa, un luogo dove far crescere i suoi ragazzi della Primavera e dove trasmettere, di generazione in generazione, il seme della fede granata. Un grandissimo "grazie" va al Presidente Cairo e a tutti quelli che si sono impegnati perchè il sogno di tutti noi diventasse realtà. Non nascondo che si poteva fare molto prima ma come si suol dire...meglio tardi che mai!
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