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columnist
Per commentare il buon pareggio per 1-1 ottenuto ieri dal Toro a Firenze abbiamo contattato Raffaello "Lello" Vernacchia, ex giocatore granata nel corso degli anni '70 e ora allenatore.
Il Torino, da subito, ha assunto un atteggiamento molto accorto: "Nel primo tempo la partita dei granata è stata chiaramente impostata sul contenimento, conl'unico brivido per la porta di Tatarusanu che è arrivato con quello splendido tacco di Quagliarella a servire Maxi Lopez. Nel secondo la trama è stata simile,anche se nel finale il Toro ha provato a far vedere qualcosa. Scoprendosi, però, la squadra di Ventura ha preso un gol, poi prontamente ribaltato grazie ad una grande reazione. Non era facile, e il contropiede finale che ha portato alla rete di Vives è stato bellissimo, con l'ex Lecce pronto a ribattere in rete il tiro di Maxi. A mio modo di vedere la scelta di Ventura di inserire Amauri è stata vincente".
Un pareggio che da sicuramente carica a tutto l'ambiente: "Grazie a questo pareggio, meritato per l'impegno visto in campo, il Torino si appresta a preparare nelmodo giusto, con serenità e tranquillità, la trasferta di Bilbao, dove c'è in palio una qualificazione importantissima".
Dal punto di vista tattico, Vernacchia elogia i centrali del Torino: "Hanno fatto un ottimo lavoro, perché la Fiorentina, di fatto, era schierata con un 3-4-2-1, conIlicic e Diamanti che giostravano alle spalle dell'unica punta Babacar e che potevano dare molto fastidio, essendoci il solo Vives davanti alla difesa. Maksimovic, Jansson e soprattutto Moretti sono stati molto bravi a venire a prendere questi due giocatori sulla trequarti, a volte addirittura fino a metà campo. In particolare, ancora una volta, mi è piaciuto Jansson, sia in fase di chiusura che di impostazione, oltre che nell'uno contro uno. Nel 3-5-2 granata hanno fatto una buona prova anche Molinaro, che spesso ha aiutato i difensori, e Peres, che si è reso anche pericoloso in avanti con due incursioni micidiali che hanno spaccato la partita".
Tra i viola, inevitabilmente, un elogio va a Salah, al secolo il "Messi d'Egitto": "Avevo pronosticato che questo giocatore, già in gol con il Sassuolo, avrebbecreato dei problemi al Torino, e infatti è successo, con una bellissima rete arrivata su una grande sponda del neo entrato Gilardino, un esperto in materia. Si tratta di un ragazzo classe '92, che ha un grande passo, una grande brillantezza e una grande velocità, come ha dimostrato l'uno due vincente di ieri con l'ex Guangzhou. Non a caso, nonostante la giovane età, Salah ha già esperienza in un grande club come il Chelsea".
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