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Torino, contro l’Empoli servirà più serietà. E su Quagliarella…

Lello Vernacchia
La Lavagna Tattica / I granata hanno bisogno di ritrovare la convinzione, per non rischiare di finire in posizioni pericolose

Il Torino ha preso davvero un brutto andazzo. Anche se a Napoli non ha fatto troppo male, perché ha avuto le sue chances di portare a casa un pareggio, il risultato non è arrivato: sul secondo gol di Hamsik, Acquah si è perso l'uomo, una cosa gravissima. Non si possono fare certi errori in Serie A, è inammissibile. Per questo bisogna rimboccarsi bene le maniche perché l'Empoli sta giocando davvero un buomn calcio, e lo ha dimostrato ampiamente contro l'Inter, anche se poi è stato sconfitto: è una squadra importante. Gli uomini di Giampaolo sono in grado di mettere in seria difficoltà quelli di Ventura, e verranno a Torino per fare risultato, non per portare a casa un pareggio, anche perché ha realmente grandi qualità.

Penso, comunque, che queste voci di mercato facciano male alla squadra, e non permettano di giocare al massimo. Però la situazione adesso è abbastanza grave, perché la zona retrocessione non è più così lontana.

Inoltre ritengo che il match di Napoli possa essere uno spunto, perché a tratti si è visto il vero Toro, ma è necessario che i giocatori siano più concentrati.

Gli uomini che possono fare la differenza in questa partita sono Peres e Molinaro, perché da come si difende l'Empoli si può capire che lasciano le fasce un po' più libere, e quindi c'è la possibilità che gli esterni del Torino riescano a sfondare la retroguardia avversaria. Di questo potrebbero beneficiarne Quagliarella e Maxi Lopez: spero vivamente che l'argentino giochi, perché Belotti continua anon darmi certezze, proprio come Vives, che lo scontro con Saponara penso che lo possa ampiamente perdere.

In ogni caso penso che il Torino non lotterà per la salvezza, ma dovrà soltanto ritornare con la mentalità giusta, e ripartire con una vittoria contro l'Empoli: solo così si possono mettere buone basi per una ripartenza.

Infine, un commento su Quagliarella: penso che ormai il gesto di non esultare vada di moda, basta guardare Ilicic o Gilardino, che ai miei tempi però non si usava fare. Non lo giudico male, ma io ritengo che quando un giocatore segna debba esultare anche contro una sua ex squadra perché i gol li fai per te stesso, per la società e per i tifosi, senza guardarti troppo indietro. Ovviamente è sbagliato esultare in modo eccessivo, ma festeggiare è sempre giusto.