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Torino, dal centrocampo a Niang: le chiavi per scardinare l’Udinese

Lello Vernacchia
Torino, dal centrocampo a Niang: le chiavi per scardinare l'Udinese

Il Torino questo pomeriggio affronterà l'Udinese, dopo aver fatto tesoro della prestazione offerta sabato scorso sul campo della Sampdoria: partita non facile, com'era da previsioni, nella quale però i granata hanno fornito una risposta assolutamente convincente, riuscendo ad imbrigliare i padroni di casa e sfiorando il vantaggio anche nel momento in cui si sono trovati in inferiorità numerica; anzi, è stato parecchio evidente come ci fossero alcuni momenti in cui non si notava che il Toro giocasse in dieci uomini. Oggi, la partita sarà davvero tosta perchè l'Udinese dopo il cambio in panchina tra Delneri ed Oddo ha fatto una serie di risultati veramente importanti.

Mazzarri sembra improntato a mantenere gli undici schierati nelle ultime partite, con un'unica differenza: il rientro dal primo minuto di Belotti. Il tecnico granata fa molto bene a confermare il blocco che sta facendo bene da quando è arrivato. Il toscano ha detto di essere curioso di questo incontro, ed in effetti le curiosità principali riguardano due giocatori: il primo è quel Niang che è apparso rinato - è evidente che giocando in mezzo ha trovato più continuità ed offerto prestazioni migliori, segnando anche, poi Mazzarri è sempre stato bravo con gli attaccanti - e che però dirottato sulla corsia deve fare meglio di quanto aveva fatto con Mihajlovic come esterno sinistro. Poi, ci si augura che questo incontro sancisca il ritorno definitivo di Belotti, perchè se Mazzarri lo fa giocare vuol dire che l'ha visto molto bene in settimana ed il ritorno del Gallo in condizioni ottimali è chiaro che può fare la differenza.

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Sarà squalificato Danilo, che è un giocatore fondamentale per l'Udinese sia per la fase difensiva sia per l'impostazione di gioco, un giocatore d'esperienza, e quindi viene a mancare un punto di riferimento: elemento da sfruttare. In generale però il Torino dovrà stare attento e cinico nello sfruttare le occasioni a disposizione, perchè l'Udinese è una squadra che non molla mai però qualcosa dietro te lo concede. Determinanti saranno due situazioni: la prima, le palle inattive, punto di forza dei friulani; la seconda rientra nel discorso relativo al centrocampo. La mediana granata con Mazzarri è diversa rispetto a Mihajlovic, perchè Baselli viene avanzato e va a marcare il portatore di palla avversario più basso, tra le linee, ed è evidente che anche Obi si sa inserire ed è pericoloso. La novità di Mazzarri insomma è il modo di giocare del centrocampo, più consono alle qualità dei singoli, che può essere un elemento chiave anche contro i bianconeri.