Nonostante la sconfitta interna contro il Parma che ha spento in un lampo gli entusiasmi dopo la vittoriosa trasferta di Genova, in questa sosta ci sono comunque stati tre motivi per pensare positivo e che, sono certo, ha fatto felici i tifosi del Toro. Personalmente riconosco di avere un punto di vista molto critico verso la società, ma ciò nonostante non ho potuto esimermi dall'apprezzare queste tre novità.
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Torino, Falque, Sirigu e i giovani: tre ragioni per pensare positivo
La prima è stata il rinnovo di Iago Falque. Il giocatore iberico, classe 1990, dopo la stagione passata quest'anno si sta confermando come elemento determinante nello scacchiere di Mazzarri con assist e gol. Falque dichiara pubblicamente che vuole vincere un trofeo con la maglia granata addosso da qui fino al 2022, quando avrà 32 anni. Finalmente un giocatore granata che esprime il raggiungimento di un obiettivo sportivo. Vincere, come sappiamo, non è l'unica cosa che conta, come invece professano dall'altra sponda del Po, ma è la ciliegina su una una torta costruita su un progetto serio, condito da amore per la maglia, sudore e volontà: dovesse mancare la ciliegina la torta resterebbe sempre buona. Il numero 14 granata si è legato così tanto alla maglia granata, tanto da portarlo, paradossalmente, a porre dei dubbi in sede di mercato sulla sua permanenza in granata, perché risentito che da più parti fosse stato messo in dubbio il suo rendimento nel ruolo di mezza punta. Si era sentito offeso, una reazione non condivisa dal sottoscritto, ma comprensibile se considerata dal punto di vista di chi, come lui, dà tutto e di più per la maglia granata. Il suo rinnovo, dopo anni di cessioni eccellenti, è musica per le orecchie granata e speriamo che sia il primo di una lunga serie.
La seconda è finalmente la gara giocata da Salvatore Sirigu in nazionale. Quella contro gli Stati Uniti non è stata certamente una partita difficile per il portierone granata, ma si è fatto trovare pronto senza sbavature, soprattutto sul colpo di testa di Zimmerman. Matteo Sereni è stato l'ultimo portiere granata capace di dare una simile sicurezza al reparto difensivo. Come Iago Falque mi farebbe piacere che anche Salvatore Sirigu possa terminare la sua carriera in granata.
Infine l'ultima nota lieta è data dalle prestazioni in nazionale dei giovani scalpitanti granata come Parigini nell'Italia under 21 e Sasa Lukic con la Serbia. Il fuoriclasse del vivaio granata in azzurro è andato in rete per la settima volta. Di Parigini colpisce finalmente la voglia che mette in campo, la corsa con cui si fionda sui palloni, rappresentando davvero una mina vagante per cascuna difesa. Lukic invece sembra essere cresciuto dal punto di vista mentale, tanto da spingere il CT serbo Krstajic a schierarlo frequentemente tra i titolari. Lunedì sera ci sarà l'insidiosa trasferta di Cagliari. Nel match contro il Parma Soriano ha giocato tra i titolari per rimpiazzare Meité, mentre alla Sardegna Arena mancherà Rincon, ma rientrerà il francese. Quindi occorrerà sostituire il giocatore venezuelano. Abbiamo già parlato di quali opzioni ha Mazzarri per rimpiazzare l'ex Genoa e tra le più papabili potrebbe essere confermato Soriano - nonostante la sua prestazione contro il Parma non abbia entusiasmato - riassestando la mediana con Meité e Baselli. Un'altra opzione potrebbe essere quella di dare finalmente una chance a Lukic che dal punto di vista tecnico è il giocatore in rosa più vicino a sostituire Rincon in mezzo al campo. Ultima opzione potrebbe anche quella di schierare con Parigini dal primo minuto, sempre che Mazzarri stia preparando la gara puntando sulle ripartenze. In campo aperto Parigini potrebbe essere devastante. Nulla contro Soriano, ma il mio auspicio è che il tecnico toscano possa premiare i progressi dei giovani che abbiamo in rosa lanciandoli dal primo minuto nel posticipo di lunedì.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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