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columnist
Domani, all'ora di pranzo, il Torino ospiterà il Napoli: è una squadra quella granata che in generale ritengo possa avere le potenzialità per scendere in campo con un 3-4-3 garantendo spazio, contemporaneamente, a Belotti, Zaza e Iago Falque, perchè questi sono tre giocatori che devono giocare. In più ci sono tre centrocampisti che possono supportarli in maniera importante, in particolare Meitè che si è integrato subito perfettamente e oltre a fornire quantità dà anche palloni importanti. Belotti ha bisogno di qualcuno molto più vicino in attacco o sulla trequarti, se no diventa un problema perchè lui si dà sempre da fare e torna anche nella sua metà campo, lo conosciamo, però deve essere messo nelle condizioni di fare gol. Si è visto anche negli ultimi minuti con l'Udinese, con Soriano che ha avuto luna buona occasione nella quale se avesse fatto un cross appena decente il Gallo era pronto a centro area, smarcato. Non è successo, e dispiace, mentre col Napoli bisogna mettere anima e corpo in questa partite.
Tornando al match della Dacia Arena (dispiace per Berenguer che aveva fatto un gol bellissimo e gliel'hanno annullato, però vedo che si impegna) sicuramente l'episodio è importante e grave, perchè ti cambia la partita. Però per esempio nell'Udinese ho visto una cattiveria agonistica che non ho visto nel Toro. Questo Toro deve subire poco in difesa e fare molto in attacco. Questo si è visto nel momento in cui si subisce gol e allora si fa il passo in più per recuperare, ma invece bisogna farlo prima. Col Napoli bisogna fare così. Le potenzialità del Torino sono da Europa League, bisogna quindi cominciare a fare davvero punti ed è lì che si vedono i giocatori, in queste partite qua. E' una prova del nove. Io non vedo i giocatori del Toro così inferiori, ci si può giocare la partita con "cattiveria", con concezione: bisogna andare in campo senza sentirsi inferiori, ovviamente questo non significa andare allo sbaraglio e tutti all'attacco.
Con Mihajlovic contro il Napoli sono arrivate importanti scottature dettate proprio da un atteggiamento eccessivamente offensivo, ma è proprio qui che si vede la mano dell'allenatore: bisogna impostare una partita corta per fare possesso e poi ripartire di modo che quando si va nella metà campo del Napoli, anche con le incursioni delle mezzali a supporti degli attaccanti, si può fare davvero male. La timidezza non paga mai. I due laterali bassi del Napoli sono quelli che spesso fanno la differenza perchè svolgono un'azione corale con le sovrapposizioni, soprattutto a sinistra con la catena Mario Rui-Insigne. Ecco che allora il Torino deve creare una catena di destra che sappia fermare le loro azioni ma non vicino all'area, già sulla trequarti. Per questo i centrocampisti devono appoggiare le due punte in ripartenza. Poi all'occorrenza può anche essere Edera un giocatore da mettere dentro a partita in corso: ormai è pronto per la parte finale delle partite magari per subentrare a Zaza essendo anche più adatto al contropiede, se ci fosse un calo fisico da parte del lucano.
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