Domani pomeriggio il Torino affronterà l'Inter, uno degli avversari più ostici attualmente: una squadra in fiducia che spera in un passo falso di Roma o Napoli per la rincorsa al terzo posto e quindi alla zona Champions', dopo tutto l'appetito vien mangiando. I granata dovranno essere bravi a limitare gli avversari in particolare sulle corsie, poichè la squadra di Pioli attacca tantissimo sia lateralmente che per vie centrali, utilizzando il trequartista che è la chiave della formazione e che con ogni probabilità sarà sfruttato anche domani poichè solitamente squadra che vince non si cambia: dunque l'Inter sarà improntata ad un 4-2-3-1.Contro la Lazio c'era il problema delle fasce ed infatti Mihajlovic ha cambiato modulo a partita in corso, togliendo Baselli ed inserendo Molinaro sì per spingere di più, ma anche per dare una maggiore copertura sulle corsie. Con l'Inter, che viene da una partita esemplificativa per quanto riguarda il gioco dei nerazzurri, potrebbe essere l'occasione giusta per provare a cambiare modulo dall'inizio di modo da limitare gli avversari.
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Torino, le chiavi per mettere in crisi l’Inter: due attaccanti, puntare i terzini
Un cambio di modulo improntato ad un maggiore contenimento e ad offrire alla difesa la possibilità di 'uscire' ad intervenire sul pallone, potrebbe essere la soluzione giusta: si potrebbe quindi provare una difesa a cinque - o a tre che dir si voglia - con Zappacosta e Molinaro sugli esterni ed il trio Rossettini-Moretti-Castan centrali; Barreca infatti probabilmente rifiaterà per lasciare il posto a Molinaro che tuttavia avrà l'arduo e fondamentale compito di limitare Candreva. A centrocampo, spazio ad Acquah e Benassi ai lati di Lukic, mentre un attacco a due composto da Belotti e Maxi Lopez potrebbe essere l'ideale: due punte sarebbero utili per mettere in crisi la difesa a tre nerazzurra. Maxi inoltre contro la Lazio è entrato ed ha giocato molto bene.
L'Inter ovviamente verrà a Torino per vincere e non per stare dietro ad aspettare e ripartire, bisognerà quindi attaccare a centrocampo ed inoltre gli esterni - indipendentemente dal modulo - saranno fondamentali, poichè se si può trovare un punto debole nella formazione di Pioli è proprio rappresentato dai terzini: sono giocatori di buon livello, ma leggermente inferiore rispetto al resto della squadra e dunque i duelli sulle fasce saranno fondamentali per saltare l'uomo ma anche per servire ed assistere al meglio Belotti, che contro la Lazio è stato lasciato praticamente solo. Capitolo Iturbe: all'Olimpico non ha brillato granchè nel primo tempo, perdendo anche palloni facili, ma perchè si vede che si vuole metter in mostra; Ljajic invece sta attraversando un periodo complicato a livello personale sul terreno di gioco e quindi una scossa sarebbe necessaria per lui e per la squadra. Un'ultima, importante, riflessione: il Torino avrà adesso a cavallo della sosta due sfide casalinghe, contro Inter ed Udinese, ed è a questo punto necessario che i granata conquistino almeno quattro punti, per non rendere troppo deludente questo finale di stagione.
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