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Torino, pressare il playmaker per costringere il Sassuolo al lancio lungo

Baselli, Coppa Italia, Torino, Cesena, Torino-Cesena
La Lavagna Tattica / Magnanelli sarà chiamato ad impostare per i neroverdi: uno spostamento di Baselli sulla trequarti limiterebbe la costruzione del gioco
Lello Vernacchia

Il Sassuolo è una delle squadre che gioca meglio la palla, e occorrerà che il Toro faccia molta attenzione. Dal punto di vista difensivo, la catena di sinistra granata avrà vita veramente dura: Baselli, Molinaro e Moretti non avranno gioco facile con Berardi, che sa andare molto bene negli spazi e creare superiorità. Tuttavia, anche a destra Maksimovic avrà di che lavorare con Sansone, giocatore abilissimo negli spazi brevi, e il serbo spesso dovrà forzare l'anticipo per evitare di farsi sfuggire il veloce esterno neroverde.

Le chiave del match, tuttavia, ritengo che sarà il centrocampo, e qui il Toro per me dovrebbe cambiare qualcosa. La condizione di Vives, infatti, a me non sembra esaltante, e contro il Sassuolo Ventura farebbe bene ad apportare significativi cambiamenti tattici alla sua mediana. Il Toro infatti si trova sempre ad impostare da lontano, dai centrali di difesa, e i giocatori del Sassuolo attueranno per questo un pressing asfissiante su Moretti e Maksimovic, che speso - se non supportati adeguatamente - saranno costretti al lancio lungo. Per evitare ciò, Ventura potrebbe formare una mediana a due formata da Gazzi ed Acquah, con Baselli a pressare il portatore di palla neroverde, e - una volta recuperata palla - impostare dalla trequarti. Uno spostamento del classe '92 a ridosso delle punte darebbe secondo me maggiore verticalità al gioco del Torino, troppo spesso abituato a giocare orizzontale o ad affidarsi a lanci lunghi, che limitano giocatori come Zappacosta, costretto più volte a partire da 70 metri rispetto all'area avversaria.

Il pressing, comunque, andrà fatto che cambi o meno il modulo in campo. Magnanelli è il vero motore dei ragazzi di Di Francesco: attuare un pressing deciso in zona trequarti sul numero 4 emiliano permetterebbe di rallentare il gioco del Sassuolo, costringerlo all'errore, evitando i pericolosi fraseggi a cui ha abituato il calcio di Di Francesco. Il Toro, dunque, dovrà fermare il gioco del Sassuolo "alla fonte", rimanendo molto corto in campo. In fase offensiva, invece, dovrà applicare al meglio i dettami del 3-5-2, verticalizzando per la punta, e liberando così i corridoi per le mezz'ale d'inserimento.

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