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Torino-Sampdoria, fase di ripiegamento determinante: Ljajic a guidare i compagni

Lello Vernacchia
La lavagna tattica / I granata, per confermarsi, dovranno svolgere al meglio le mansioni in assenza di possesso palla. Attenzione anche alle palle inattive

Torino atteso da un impegno non semplice domani pomeriggio, quando ospiterà la Sampdoria: contro il Benevento si può dire che i granata abbiano recuperato i due punti di Bologna, quelli 'tolti' dal pasticcio arbitrale con la VAR. In Campania non è stato un bel Toro ma la magia di Ljajic è stata eccezionale, in più è arrivata alla fine e questo significa che i granata ci hanno creduto fino alla fine, e per questo bisogna far loro un plauso. Per quanto riguarda la sfida ai blucerchiati il discorso è sempre lo tesso, e cioè che quando si gioca contro una squadra con il centrocampo a tre - che dall'anno arrivo di Giampaolo l'anno scorso è il reparto che sta facendo meglio sotto il nuovo tecnico - bisogna fare molta attenzione.

Un'ipotesi costantemente valida ed utile contro la mediana a tre sarebbe quella di utilizzare nuovamente il 4-3-3, ma relativamente al match di domani Mihajlovic sarebbe impossibilitato in questo senso per via dei contemporanei infortuni accorsi ad Acquah ed Obi. Ad ogni modo, se la volontà è quella di utilizzare contemporaneamente tutti e quattro i giocatori offensivi e quindi giocare con il 4-2-3-1, bisogna che tutti si impegnino quando la Sampdoria ha il possesso palla, ed in particolar modo è Ljajic il giocatore chiave, colui che deve vincere la doppia sfida con Torreira.  Nel momento in cui il serbo ha la palla tra i piedi diventa devastante ed ecco che non dovrebbe avere difficoltà a dribblare un giocatore come Torreira, rendendo il Torino pericolosissimo dalla cintola in su.

Ma anche in fase di non possesso Ljajic sarà determinante, poichè avrà il compito di andare a pressare il centrocampista basso doriano davanti alla difesa, che è proprio l'uruguagio, aiutando i due granata in mediana e rendendo difficoltosa la costruzione della manovra avversaria. Capitolo formazione: Sirigu ha dimostrato di essere una sicurezza, ma al di là delle sue prodezze se i granata sono reduci da due partite senza subire gol è merito anche di tutto il meccanismo difensivo che sta progressivamente migliorando con N'Koulou che si sta prendendo il Torino ma soprattutto Moretti è sempre fondamentale e decisivo come apporto al gioco ma anche simbolicamente. La partita di Benevento ha comunque messo in evidenza che la palla deve girare molto più velocemente, perchè comunque anche gli avversari hanno avuto occasioni importanti.

Relativamente al ballottaggio in difesa tra Barreca e Molinaro cambia poco, però il primo garantisce una maggiore spinta e quindi sarebbe molto utile sfruttarlo soprattutto in casa, anche per la sua capacità di crossare con grande precisione in direzione del Gallo, che deve ancora entrare completamente in condizione. Anche Niang è un giocatore che sarà importante, ma deve sbloccarsi: ha bisogno di tempo anche fisicamente per via della mole, proprio come Belotti, ma bisogna aspettarlo. Entrambi devono ancora acquistare quella brillantezza che gli manca, e poi saranno fondamentali. Quello a cui bisognerà invece fare molta attenzione sono i calci d'angolo ed in generale i calci piazzati della Sampdoria, punto di forza dei blucerchiati che hanno molti schemi e parecchie soluzioni importanti, fin dall'anno scorso.

Anche il Torino ha le qualità per a fare male sui calci d'angolo ma Giampaolo è meticoloso in queste situazioni, perchè possono sbloccare la partita ma anche essere determinanti per il contropiede. il Torino gioca solitamente a zona sulle palle inattive, ma conoscendo i giocatori ecco che magari un giocatore  va in marcatura a uomo sull'avversario pericoloso e gli altri stanno a zona. La squadra è veramente forte e può fare molto bene, i compiti tattici devono però essere svolti perfettamente da tutti.