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Torino-Sampdoria, la voglia di Boyé decisiva sulle fasce. E la mentalità pre derby…

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La lavagna tattica / Pochi schemi e tanta mentalità: tra blucerchiati e Juve i granata si giocano molto
Lello Vernacchia

Arriva la Sampdoria al Grande Torino, dopo il bel successo di Verona per gli uomini di Mihajlovic: la vittoria contro il Chievo richiede continuità . È vero, è arrivato il solito golletto subito, ma quando ne fai tre ci può anche stare.

Arriva la Samp, si diceva: viste le dichiarazioni di Giampaolo, io sarei caricato al massimo. Lui vuole arrivare sotto le big, ma anche il Toro deve dimostrare di voler puntare a questo obiettivo. La via, dal punto di vista tattico, è tracciata e a me piace tantissimo: si va con il 4-2-3-1. È un ottimo modulo per il Toro, perché tira fuori l'istinto e la classe di Ljajic e mette gli esterni al loro posto: probabile che giochino Falque e Boyé. Puntare su Boyé è utile soprattutto in funzione del prossimo anno, è una priorità farlo giocare: la società deve fare le sue valutazione, e così la sfida di stasera può assumere dei contorni particolari.

Inutile negare, però, che settimana prossima arriva la Juve. Nonostante le smentite di rito, al derby un po' ci si può pensare. Anche andare a Superga è un obbligo e un onore: e lo dico io che ho avuto la fortuna di allenarmi al Filadelfia. Ma alla fine, quando sei dentro, pensi solo al match con la Sampdoria. È ovvio che la partita clou è il derby, ma questi tre punti porterebbero tanta tranquillità. La strada del risultato con la Juve l'ha insegnata l'Atalanta: ritmo, voglia, caparbietà e cattiveria. Ma prima la squadra di Giampaolo: con la Sampdoria bisogna far vedere che comandiamo noi.

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