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Torino-Sassuolo, tutto in mediana: velocizzare lo smistamento per vincere

Lello Vernacchia
La lavagna tattica / Fondamentali poi gli uno contro uno sulle corsie, ma tutto deve partire da una fase di ripiegamento con i tempi giusti

Cominciamo dal match di Bologna: al Dall'Ara è stata protagonista-non protagonista la Var, che desta già i primi dubbi. Il gol di Berenguer era regolare, ma il gioco era stato fermato in precedenza per un presunto fuorigioco - non corretto - che non ha permesso di far intervenire l'ausilio tecnologico: insomma, i granata ne sono usciti danneggiati e sembra che anche in questo caso le polemiche non cesseranno ed anzi si continui a fare fatica, l'ultimo esempio è arrivato proprio ieri sera con un rigore solare non assegnato alla Roma contro l'Inter. Tornando alla sfida contro i felsinei, al di là di questo, il Torino meritava di certo qualcosa di più ma è rimasto un po' troppo fermo: troppo poche le verticalizzazioni.

Quando si gioca con questo modulo (4-2-3-1) il primo passaggio dei difensori deve essere ad un centrocampista, ma se quest'ultimo gioca molto basso nel momento in cui riceve il pallone c'è ancora troppo spazio da conquistare verso la porta avversaria: ecco perchè il gioco deve essere velocizzato smistando in fretta anche sugli esterni, liberando le fasce, anche attraverso delle sovrapposizioni. Tematiche che si riproporranno, inevitabilmente, quest'oggi contro il Sassuolo: sicuramente è una partita 'da tre risultati' perchè i neroverdi con il nuovo allenatore vogliono fare bene e non staranno dietro ad aspettare il Torino, ma cercheranno di fare anche loro la partita. Si tratta di una squadra che cercherà di riproporre l'impostazione di gioco che aveva nella passata stagione, e che in particolare può vantare una coppia d'esterni molto forte, composta da Berardi e Politano: per quanto riguarda Falcinelli, ha fatto un bellissimo anno a Crotone e questa è una grossa opportunità per lui.

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A centrocampo ha recuperato Magnanelli, che l'anno scorso è stato molto fuori per infortunio e invece quest'anno riprenderà le chiavi della mediana e del gioco. Proprio questi due settori saranno quelli determinanti per l'esito dell'incontro: la partita infatti si svolgerà molto a centrocampo, dove il Sassuolo ha giocatori di qualità e quantità, il 4-2-3-1 infatti ti porta a fare fatica se non vinci i duelli sulle fasce laterali, si può andare in difficoltà centralmente. Ecco perchè potrebbe essere un'ipotesi interessante quella di tornare al 4-3-3 giocando a specchio. Mihajlovic tuttavia non adotterà questa tattica, ed allora sarà fondamentale che se il Toro riesca a rientrare bene, con i tempi giusti: se lo farà, la partita sicuramente potrà evolversi nel migliore dei modi per i granata. In particolare gli esterni, Falque e Berenguer, hanno il compito di rientrare per dare man forte alla linea mediana in fase di non possesso.

Questo perchè come detto gli esterni ospiti sono particolarmente abili e dunque fastidiosi nell'uno contro uno: è giustissima in questo senso la scelta di mettere Barreca in marcatura su Berardi, per contenerlo ma anche per poi attaccarlo, molto alto di modo da farlo arretrare e non fargli avere profondità nelle giocate. Fondamentale dunque arginare il centrocampo e rientrare al momento giusto per recuperare il pallone, anche perchè il Sassuolo ha i terzini che spingono parecchio: in particolare Gazzola è un buon giocatore, che sa spingere ma non sa marcare bene, ed ecco che da quella parte Iago Falque può fare molto male; la zona destra del Torino può funzionare bene e trovare gli spazi per mettere dei buoni palloni per Belotti e Ljajic.

Poi, ovviamente bisogna fare la differenza dalla trequarti in su: come valori i tre davanti del Toro hanno qualcosa in più, Belotti in primis ed è da loro che dipende l'esito della partita. Poi è chiaro che sono le prime partite e non si è al massimo della condizione, e proprio a questo proposito è necessario spezzare una lancia in favore del Gallo, molto criticato dopo la prima uscita opaca a Bologna: è evidente che ad inizio campionato un giocatore non può essere al top, in particolare se di statura e struttura fisica imponenti come quelle che contraddistinguono il numero 9 granata, ed è proprio per questo motivo che invece i giocatori più leggeri stanno già meglio, come Iago Falque o Ljajic.