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Torino, ti serve la qualità di Ljajic. E Iago Falque non va sostituito…

Lello Vernacchia
Lavagna Tattica / Il serbo, in questo momento, può essere una fonte primaria di qualità per il Toro

La partita contro la Fiorentina è imminente. Non è facile in queste situazioni. Anche se c’è una settimana di lavoro alle spalle il contesto non è cambiato. Le tre sconfitte consecutive restano e il Torino ha bisogno di rialzare la testa. Parlando di una questione puramente tattica, oggi  secondo me Ljajic non può rimanere fuori. Per migliorare concretamente bisogna spostare Niang vicino a Belotti, perché il Gallo è troppo solo, lo ripeto da settimane. In questo modo Ljajic può tornare nella sua posizione e dare quel pizzico di inventiva e genialità che manca al Toro.

In più, sinceramente, non capisco perché a partita in corso Mazzarri tolga Iago Falque, che è il giocatore migliore in attacco del Toro, sia numericamente che a livello di gioco. Lo spagnolo è una risorsa importante della quale il Toro non può - al momento - fare a meno. Spostando Niang vicino a Belotti, potrebbe esserci Baselli in mezzo al campo insieme a Rincon, con lati Iago e Ljajic, i due giocatori più qualitativi del Toro. Insomma, un 4-4-2 con gli esterni che sanno fare l’uno contro uno, fattore che contro la Fiorentina potrebbe risultare decisivo. Con questo modulo la squadra sarebbe più quadrata, e molto più pericolosa a parer mio. Non trovo molte altre soluzioni. Secondo me il punto cruciale della squadra granata non è Belotti, ma Niang. Continuando a metterlo sulla fascia sinistra lo penalizzi, e ne perde anche il Toro. L’allenatore bravo è quello che sa trovare la posizione giusta per ogni giocatore. Guardando i dati, Belotti ha toccato pochi palloni nell’ultima partita contro la Roma e necessita di un aiuto. Con Niang è possibile che si pesti un po’ i piedi all'inizio, ma poi potrebbero trovare una quadra.

Inoltre a Ljajic può dare la possibilità anche di rimettersi in mostra, e la sua qualità potrebbe anche dar qualche sbocco in più a questo Torino. Da lui mi aspetto una rivalsa, dopo tutto questo tempo in panchina. In più c'è anche il bisogno di valutarlo per il prossimo anno.

Per quanto riguarda la Fiorentina, davanti bisogna fare attenzione a Chiesa fresco di convocazione in Nazionale, con la Viola che viene a giocarsi i tre punti. Loro in mezzo al campo non hanno giocatori di grande velocità, e se vengono attaccati con grande intensità anche con l’uno contro uno, possono essere messi in difficoltà.

Infine, una chiosa su Cairo e Belotti: secondo me è giusto che il presidente dica che non è in vendita, anche per l'ambiente, in modo tale da dare delle sicurezze. Anche il prossimo anno si può ripartire dal Gallo, come punto fermo della squadra.