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Toro, 7 punti in tre gare: avanti con fiducia per allungare la striscia positiva

Vincenzo Chiarizia
Occhi Sgranata / Torna la rubrica del nostro Vincenzo Chiarizia: "A tal proposito giù le mani dal Gallo! Criticare Belotti in questo periodo opaco è veramente ingeneroso"

È trascorso un quinto del campionato ed il Toro si trova in dodicesima posizione con 12 punti con 9 gol fatti e altrettanti subiti: rispettivamente dodicesimo attacco e quinta difesa del campionato. Delle squadre che precedono i granata in classifica restano da affrontare Genoa e Milan, anche loro a dodici punti ma con lo scontro diretto da recuperare, Parma, Sassuolo, Fiorentina, Sampdoria, Lazio e Juventus mentre dietro occorre ancora incontrare Cagliari, Bologna ed Empoli. Si può essere soddisfatti del cammino dei granata sin qui condotto? Alcuni lati positivi ci sono stati, visto che soprattutto nelle ultime giornate di riffa o di raffa alla fine il Toro è riuscito a portare a casa 7 punti. È però altrettanto vero questi ultimi punti sono giunti giocando contro la quart’ultima, la penultima e l’ultima della classifica. È dunque evidente che la strada del Toro può e deve solo migliorare, perché fare peggio vorrebbe dire buttare davvero all’aria una stagione intera.

Abbiamo detto che la difesa è la quinta della stagione. Dopo le imbarcate di gol che il Toro prendeva l’anno scorso con Mihajlovic in panca il Toro sembra aver registrato alla grande il reparto. Al contempo però l’attacco dalle innumerevoli capacità sembra essersi arrestato. Abbiamo già osservato quanto manchi in questo frangente un giocatore tecnico come lo era Ljajic, ma ora Mazzarri ha il compito di affilare le lame di un attacco che potrebbe essere letale.

A tal proposito giù le mani dal Gallo! Criticare Belotti in questo periodo opaco è veramente ingeneroso. È curioso vedere come l’anno scorso di questi tempi, quando il Gallo era palesemente poco sereno e il suo apporto in campo era del tutto scarno, Belotti non fosse preso di mira come invece lo è adesso, in un momento in cui sicuramente è fuori forma – motivo che lo ha visto anche uscire momentaneamente dalla lista dei convocati in azzurro – ma è tra i giocatori che in queste prime giornate non ha mai lesinato il massimo impegno. Venerdì contro il Frosinone ha preso un palo e qualcuno avrà anche notato come il Gallo abbia portato via l’uomo creando lo spazio a Rincon nell’azione del vantaggio granata o come nel secondo tempo si sia dannato l’anima e ottenuto punizioni importanti. Certo, ha commesso alcuni errori in appoggio, ma definire Belotti un “ectoplasma” o addirittura invocandone la sostituzione non è molto furbo. Se non altro va premiato la dedizione con cui gioca con la maglia granata addosso. Avete notato ad esempio l’esultanza di Belotti al gol di Zaza a Verona? Il capitano ha preso in braccio l’ex Sassuolo quasi a volerlo avvicinare al grido dei tifosi per fargli prendere la giusta e meritata onda di gioia del tifo granata. Non sono forse importanti queste cose? Chi vi scrive aveva attaccato Belotti l’anno scorso per il suo silenzio post mercato estivo e per il suo atteggiamento in campo nelle prime giornate della passata stagione prima dell’infortunio contro il Verona, ma al Gallo di quest’anno non posso rimproverare proprio nulla e sono sicuro che alla fine il gol arriverà presto. Mazzarri però dovrà impegnarsi per non sperperare il valore tecnico del nostro capitano cercando di fargli arrivare più palloni giocabili.

Indubbiamente però il tifoso è come il cliente di un ristorante: paga il biglietto, dunque ha sempre ragione. Contrariamente a quanto afferma Serino Rampanti, penso che se una parte del tifo reputa opportuno fischiare la propria squadra, anche se sta vincendo contro un’avversaria che appare a tutti in evidente difficoltà, come è accaduto all’intervallo di Torino – Frosinone, evidentemente il calcio sciorinato dai granata fino a quel momento non ha convinto il pubblico. Inoltre i calciatori non devono offendersi o risentirsi per i fischi ricevuti, ma devono cacciare le p… senza fare polemica, vero Baselli? Ci avrà mai pensato il numero 8 granata sul perché la gente si attende tanto da lui? Perché ha enormi doti tecniche, ma persevera nel mancare in “carattere”. Ricordate quando Sinisa Mihajlovic lo strigliò definendolo “l’unico bergamasco senza cattiveria”? All’ex tecnico del Toro si possono imputare tanti errori, ma ritengo che l’anno scorso sul centrocampista granata ci prese in pieno. Ora la storia sembra ripetersi ed i tifosi cominciano a non sopportare più l’atteggiamento di Daniele Baselli. E’ stato bravo Zaza a tappargli la bocca in occasione dell’esultanza, per evitargli guai peggiori, ora però impari alla svelta la lezione e cominci a sputare sangue in campo e meno veleno polemico. Così è sicuro che le critiche e i fischi si trasformeranno in applausi.

Sperando che l’infortunio di Zaza in nazionale non sia grave e che finalmente Falque torni a pieno regime, attendiamo di vedere il famigerato tridente Zaza-Belotti-Falque magari già nel match di Bologna che potrebbe davvero essere l’occasione da non sprecare per allungare la striscia positiva a 10 punti.

 

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.