Alla fine il Toro torna al gol e vince per mano di un Immobile devastante. Salvezza quasi fatta e possibilità di continuare crescendo fino alla fine della stagione, una volta messo da parte il crollo delle scorse settimane. Con la sua tripletta, l'attaccante napoletano è diventato il capocannoniere della serie A. Ogni rete che segna è un motivo più ovvio e indiscutibile per cui Prandelli dovrebbe contare su di lui per la Coppa del Mondo. Dopo l'esordio al Vicente Calderon, il commissario tecnico non può ignorare il miglior marcatore italiano, né il suo scintillante status di capocannoniere appena acquisto.
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Toro: addio crisi, buongiorno Brasile?
Chi in Brasile ci sarà quasi certamente è Cerci. Alessio rimane l'architetto dell'attacco granata, il vero leader della squadra, il calciatore che sempre affronta i difesori, che non si nasconde mai anche se ultimamente non ha la fortuna dalla sua parte e sta faticando a trovare il gol. Al pari di Immobile, le sue caratteristiche, la sua personalità, il suo modo di giocare e la sua ambizione sono vitali per il Torino e possono essere risorse molto importanti anche per la Nazionale italiana.
In azzurro non troveranno ovviamente spazio Padelli, Vives o Moretti, anche se le loro ottime prestazioni - del centrale mancino soprattutto - di sicuro varrebbero l'onore di essere considerate tra le rose di tantissime altre selezioni. Chi può ancora sperare di staccare un biglietto per il Brasile è Matteo Darmian, elemento chiave anche fra i granata. I terzini che sono stati chiamati da Prandelli negli ultimi tempi non sono apparsi particolarmente convincenti e l'ex Milan e Palermo sta offrendo un rendimento altissimo sia a destra sia a sinistra, o addirittura improvvisandosi al centro della difesa in caso di bisogno.
Allora perché non pensare a tre giocatori del Toro nella Nazionale in Brasile? L'ultima volta che si è verificato un evento del genere è stato nel 1992, quando Arrigo Sacchi convocò Venturin, Marcheggiani e Fusi per una serie di amichevoli prima del Campionato Europeo della Svezia, competizione alla quale l'Italia non partecipò. Tornando coi piedi per terra, come ha detto lo stesso Darmian dopo la partita contro il Livorno: "Il Mondiale sarebbe un sogno, ma tutto passa dal Toro. Un sogno triplice. Un sogno che i tre meritano e che potrebbe diventare realtà fra un paio di mesi.
Addio crisi, ciao Brasile?
Infine, il Toro è tornato al percorso del gol ed è riuscito a vincere della mano di un Immobile devastante. Salvezza fatta ed spazio davanti per continuare crescendo fino alla fine della stagione una volta tagliato il crollo. Con la sua tripletta, il napoletano è diventato il singolo capocannoniere della serie A. Ogni rete che segna è un motivo più ovvio e più indiscutibili per il quale Prandelli dovrebbe contare su di lui per la Coppa del Mondo. Dopo l'esordio al Vicente Calderon, il commissario tecnico non può ignorare il miglior marcatore italiano e del Calcio, né il suo scintillante status appena acquisto.
Chi sí ci sarà quasi certamente è Cerci. Alessio rimane l'architetto dei attacchi granata, il proprietario della leadership della squadra, il calciatore che sempre affronta ai difesori, che non si nasconde mai anche se non ha trovato fortuna e raccoglie partite senza fare gol. Come quelle d'Immobile, le sue caratteristiche, la sua personalità, il suo modo di giocare e la sua ambizione sono così vitali per il Torino e possono essere risore molto importanti anche per gli azzurri. Entrambi ne hanno dimostrato nonostante Ventura avessi dubbi la settimana scorsa. Prandelli, nel frattempo, non dovrebbe esitare.
In Italia non troverano spazio Padelli, Vives o Moretti ma le sue ottime prestazioni di sicuro varrebbero l'onore di essere considerate per fare parti dell'elenco definitivo di tantissime delle selezioni. Quello che sí può avere opzioni è Darmian, pure così chiave fra i granata. I terzini che sono stati chiamati da Prandelli negli ultimi tempi non sono finora convincenti mentre che Darmian stà offrendo un livello altissimo sia a destra che a sinistra o addirittura di difesa centrale improvvisato in caso di bisogno.
Allora, perché non pensare a tre giocatori del Toro nella Nazionale in Brasile? L'ultima volta che si è verificato un evento del genere è stato nel 1992, quando Arrigo Sacchi citò a Venturin, Marcheggiani e Fusi per una serie di amichevoli prima del Campionato Europeo della Svezia, per il quale l'Italia non si è qualificata. Come ha detto lo stesso Darmian dopo la partita contro il Livorno "il Mondiale sarebbe un sogno ma tutto passa dal Toro. Un sogno triplice. Un sogno che i tre meritano e che potrebbe diventare realtà fra un paio di mesi.
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