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columnist
Il calciomercato è entrato nel vivo da un po’ ed il Toro, a parte l’ottimo ingaggio di Salvatore Sirigu, resta guardingo sul mercato. Il mercato del Toro, come mi è capitato di scrivere alcune settimane fa, è diventato negli ultimi anni un supplizio. Questo termine forte deriva dal fatto che siamo passati dall’ingaggio allo scadere di Konan, alle cessioni all’ultimo secondo di Cerci e Maksimovic che hanno letteralmente spento quell’entusiasmo che mi avrebbe fatto volare diversi metri da terra sino al giorno prima di queste operazioni. Per cui raccolgo le energie per questa estate e osservo. Ogni sessione di mercato mi fa accumulare esperienza di tifoso appassionato e di giornalista interessato e spero nella sessione di mercato perfetta. Sarà questa quella giusta?
Dicevamo di Sirigu, ottimo portiere. Ma chi sarà il secondo? E’ meglio avere un giovane tra Zaccagno e Cucchietti oppure è meglio affidarsi al ritorno di Ichazo mandando a giocare i giovani altrove? I giovani hanno bisogno di giocare, specie in un ruolo nevralgico come quello del portiere, quindi puntare sull’uruguayano come dodicesimo non sarebbe sbagliato. C’è però da dire che il Toro ha già dimostrato di non nutrire grande affidamento sulle sue qualità tecniche. Quindi l’unica ragione per cui il Toro possa puntare su di lui, sta nel fare affidamento sulle sue motivazioni nel presentarsi perfetto quando sarà chiamato in causa. Non dimentichiamo Alfred Gomis. L’ex portiere della Salernitana dopo il ritiro dell’estate scorsa con il Toro è stato bocciato da Mihajlovic che da titolare lo ha fatto sparire dai radar. Forse adesso c’è il rischio che lui non abbia più fiducia nell’ambiente Toro e questo dipende anche dalle sue qualità caratteriali, ma è evidente che se i granata non dovessero confermarlo in rosa, forse sarebbe giusto cederlo a titolo definitivo per dare modo a lui di crescere sentendo la fiducia del proprio club (Marchetti docet).
In difesa i terzini sono coperti, ma resta da decifrare la sezione centrali. Sogno una diga giovane, veloce e forte. Chi non la vorrebbe? E vorrei sperare in Lyanco e Bonifazi. Ma ho già scritto che se loro sono di piede destro, Rossettini pure e se il Toro sta seguendo Paletta, qualcosa potrebbe far pensare che qualcuno potrebbe andare via. Di certo nella sessione di mercato perfetta non ci sarebbe spazio per la cessione di Bonifazi per la faraonica cifra di 8 milioni di euro allo Zenit. Per poi fare cosa? Sostituirlo con Paletta? No, grazie. Mentre su chi sarà il giocatore che farà rifiatare Moretti sul centro sinistra della difesa ancora non è chiaro.
A centrocampo che Benassi possa essere la chiave per arrivare a Kucka è un qualcosa che non voglio sentire. Intanto sono due giocatori diversi e un Kucka ci servirebbe come il pane. Diciamo che lo slovacco sarebbe la perfetta via di mezzo tra Acquah, dotato di grande fisicità, e Benassi, abile negli inserimenti. Nel mercato perfetto poi Baselli verrebbe rinnovato il più presto possibile, dandogli ancora una volta prova di estrema fiducia che il club nutre nel giocatore. Servirebbero però due giocatori come ha dichiarato lo stesso Mihajlovic che, non è un segreto, gradirebbe avere maggiore fisicità in mediana. Ecco che i nomi del già citato Kucka e Donsah farebbero caso proprio ai granata, ma perché sacrificare il capitano dell’Under21?
I due esterni d’attacco, sia che si tratti di 4-3-3 che di 4-2-3-1, devono poi avere le caratteristiche di poter cambiare il match quando i titolari stanno deludendo perché imbrigliati nelle marcature oppure perché incappati nelle classiche giornate storte. Reputo Ljajic divino, incedibile, ma incostante. Ce le ricordiamo tutti purtroppo le partite indolenti del numero 10 granata. Ecco, io voglio che chi gli subentrerà a partita in corso, dia quello spunto in più che è mancato a lui, partito dall’inizio. Lo stesso discorso vale per Iago Falque. E così incuriosiscono e non poco i nomi di Mehmedi e Younes. Entrambi sono giocatori rapidi che potrebbero creare la superiorità numerica in fase d’attacco e favorire così il centravanti di turno. Però sono tutti e due giocatori di piede destro, per cui risulta difficile immaginare il loro doppio arrivo. Nella sessione ideale di mercato si andrebbe a cercare un esterno dal sinistro d’oro, come era Cerci quando approdò da noi. Oggi AC11 per diversi motivi sarebbe improponibile alla piazza granata.
Ma Lucas Boyé? L’ex River è forte e ha grandi margini di miglioramento, ma oggi è veramente difficile capire se il Toro ci possa puntare o meno. Bisognerebbe capire se Mihajlovic lo vede come punta o come esterno. Nella passata stagione è stato impiegato da centravanti solo nell’inguardabile match di Bologna, altrimenti ha sempre giocato decentrato. Ma se Sinisa cerca due esterni e un vice Belotti, tutto farebbe pensare che quest’anno Boyé giocherà lontano da Torino.
Appunto il vice Belotti. Simeone sarebbe un gran colpo, ma non so quanto Cairo si senta di spendere oltre 20 milioni per un attaccante che dovrebbe essere la riserva del nostro bomber. Se invece dovesse arrivare il colpo con il giocatore del Genoa, allora partirebbe subito il tam tam di terrore tra i tifosi, che riguarderebbe Belotti e una sua probabile partenza. Nella sessione di mercato ideale il destino di Belotti avrebbe una data di scadenza entro la quale dovrebbe decidersi il suo destino e, soprattutto, resterebbe assieme all’arrivo di Simeone, Kucka e alle conferme di Bonifazi e Lyanco, soprattutto perché i soldi per non cedere i gioielli e prendere giocatori buoni ci sono. Probabilmente per vivere la sessione di mercato perfetta, basta che la desiderino Cairo e Petrachi.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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