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Toro, batti la Fiorentina ricordando Gigi Radice

Toro, batti la Fiorentina ricordando Gigi Radice - immagine 1
L’analisi di Gino Strippoli / Ai granata serve la vittoria per far tornare serenità e scacciare la crisi
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Dopo la sofferta vittoria contro il Genoa il Toro oggi dovrà cercare di battere la Fiorentina per scacciare la crisi e riportare un po di serenità nell’ambiente granata. Di certo la vittoria non può cancellare il malcontento tra i tifosi riguardo il gioco granata che non c’è e non diverte ma fa solo soffrire, però almeno potrebbe galvanizzare gli stessi giocatori per cercare una continuità di risultati che aiuterebbe nel tempo a guarire. La situazione non è delle più facili visti gli infortuni di Belotti, Falque e Millico, senza contare la questione Zaza, che ormai sembra un corpo estraneo e ai margini dalle idee di Mazzarri, con in più Edera squalificato. Insomma non proprio una bella situazione con la quasi certezza di vedere la squadra granata contro i viola senza un vero centravanti ma due giocatori come Berenguer  - che è tutt’altro che un giocatore offensivo (si veda cosa non ha combinato a Genova) - e Verdi che in realtà attaccante lo è davvero ma se fosse messo nelle condizioni di giocare più vicino alla porta avversaria (visto che lui il tiro e il fiuto del gol lo ha sempre avuto). Detto ciò l’obiettivo dovrebbe essere quello di cercare la vittoria per dare continuità e scalare la classifica. Un Toro che potrebbe essere schierato con un teorico e deciso 4-4 1-1 che sicuramente non può essere uno schema convincente per incidere sulla partita in maniera positiva, ma la palla è rotonda e magari la fortuna potrebbe continuare a rotolare come ha  fatto la settimana scorsa.

Sicuramente metter Zaza al centro dell’attacco con al suo fianco Verdi (ma non dietro) metterebbe sicuramente più in difficoltà la retroguardia viola aumentando la pericolosità del Toro di andare in gol. La paura è che con una linea verticale di attacco molto leggera composta da Berenguer e Verdi i difensori gigliati facciano di un sol boccone gli avanti granata. Ci si aspetta il risveglio di Verdi che prova a tirare da fuori area, e con il Genoa ha sfiorato il gol e solo un grande intervento di Radu non gli ha permesso di timbrare il primo gol in campionato.

La partita sarà di quelle difficili con la Fiorentina, squadra che non sta attraversando un buon momento, vogliosa di riscatto e che cercherà a tutti i costi di vincere. Le assenze di Pezzella e Ribery sono importanti come l’incertezza che regna sulla disponibilità di Chiesa. Insomma assenze da una parte e dall’altra che pareggiate per importanza dovrebbero stabilire l’obiettività di chi vincerà e di chi perderà senza attenuanti. Nessuno può accampare scuse per le assenze. E’ una partita di non ritorno: chi vince supera la crisi, chi perde inizierà a traballare in autostima e fiducia.

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