columnist

Toro: bene Sirigu, ma ora tocca al resto

Vincenzo Chiarizia
Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: Sirigu è un'operazione centrata, ma ora tocca ai rinforzi negli altri reparti

Il Toro batte finalmente il primo colpo. Si tratta di Salvatore Sirigu a parametro zero o quasi. E’ davvero un bel colpo, soprattutto perché messo a segno in un ruolo nevralgico come quello del portiere. Dopo Joe Hart la società di Urbano Cairo ha deciso di puntare sull’ex Palermo, Paris Saint Germain, Sevilla e Osasuna. Torna in Italia dopo aver accumulato un bel bagaglio di esperienza internazionale, soprattutto in terra francese, e dopo l’ultima stagione in chiaroscuro dove Sirigu ha accumulato la voglia di rilanciarsi e che potrà dimostrare proprio nel prossimo campionato con la casacca del Toro.

Ora si parla anche di Gabriel Paletta come possibile tifoso centrale. Visto il probabile addio di Carlao, con Moretti, Lyanco, Bonifazi e forse Paletta il pacchetto arretrato sarebbe numericamente a posto. Anche sulle fasce infatti oltre ai titolari Barreca e Zappacosta, ci sono De Silvestri e Molinaro. Solo che sorge un dubbio e cioè che tra i centrali succitati solo Moretti è di piede sinistro, ciò significa che o Paletta alla fine non verrà preso, oppure che uno tra Lyanco e Bonifazi verrà inviato a farsi le ossa. Thomas Vermaelen potrebbe essere una pedina più difficile da raggiungere, ma più credibile visto che è un mancino.

01:35 min

Negli ultimi giorni si è appreso che, per quanto riguarda il reparto avanzato, ci sarebbe la possibilità da parte dei granata di ingaggiare il Cholito Simeone. Sarebbe un investimento ottimo che andrebbe a rinforzare in maniera determinante il reparto offensivo. Ljajic, Iago Falque e Simeone sarebbero un tridente fortissimo, così come sarebbe bello vedere Simeone e Belotti assieme davanti con Ljajic spostato sulla tre quarti. A questo punto, con Maxi Lopez fuori dai giochi poiché Sinisa probabilmente non ci punterà, mancherebbero i rincalzi per Falque e Ljajic – non dimentichiamo Boyé – e i rinforzi a centrocampo. La mediana in effetti è il reparto che ora ha maggiormente bisogno di interventi. Acquah sembra che alla fine rimarrà, Baselli potrebbe rinnovare, mentre Benassi e Valdifiori potrebbero partire. Privarsi del capitano dell’under 21 italiana sarebbe a mio modo di vedere affrettato. Per Valdifiori invece la situazione è controversa, nel senso che Petrachi ha fatto intendere nelle scorse settimane che, col cambiamento di modulo, l'ex Napoli avrebbe potuto non far parte della rosa, ma pochi giorni fa il giocatore ha dichiarato di restare in granata. Quindi o Mihajlovic pensa di ripartire con il 4-3-3, o la società alla fine lo venderà oppure Valdifiori vedrà raramente il campo.

Dunque in definitiva mancano a mio parere un centrale di difesa, 2 attaccanti e 3 centrocampisti. 6 Innesti che se centrati con operazioni alla Sirigu per fare un esempio, potrebbero davvero lanciare il Toro nel calcio che conta.

Ma torniamo al portiere. Sirigu come detto è di esperienza, ma contrariamente ad Hart conosce già il nostro campionato. Nei cinque anni francesi il neo granata ha collezionato 190 presenze in Ligue 1 e 30 in Champions League, ha conquistato tredici titoli complessivi e ha ottenuto per due volte il premio come miglior portiere del campionato francese. L’arrivo di Trapp due anni fa ha fatto cadere un po’ in disgrazia Sirigu che prima è stato relegato in panchina e poi è stato ceduto in Spagna dove ha girovagato tra Sevilla e Osasuna in due esperienze non certo esaltanti. Gli stimoli non mancheranno all’ex vice di Buffon, in particolare questa stagione potrebbe permettergli di essere convocato da Ventura in vista del Mondiale 2018. Tutto però dipenderà dalla linea difensiva di Sinisa Mihajlovic che, l’anno scorso, è stata un po’ ballerina e che ha posto spesso Hart in situazioni veramente difficili.

 

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.