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columnist
Quella di Benevento, nello stadio “Vigorito”, sarà di certo una partita insidiosa. Però dopo questo mercato che è stato importante da parte del Toro, Mihajlovic non ha scuse. L’anno scorso non è riuscito a conquistare l’Europa con i 26 gol di Belotti perché la squadra non era oggettivamente completa. Mentre quest’anno penso che sia un obiettivo doveroso ottenere l’Europa, e il match di Benevento sarà una partita sì contro una buona squadra, ma che non si può altrettanto sbagliare. Con questo 4-2-3-1 non dovrebbe essere un’impresa ottenere la vittoria contro gli uomini di Baroni, anche se non sarà facile, ma nessuna partita è semplice. Il Toro, ora come ora, è molto più forte. Bisogna ammettere che il centrocampo a 2 è un rischio: in partite in cui ci sono squadre più forti, il centrocampo a 3 sarebbe più indicato, ma Mihajlovic sembra convinto delle sue idee. A Benevento in ogni caso il modulo è perfetto: in questo modo si rende superiore in ogni zona del campo. I quattro difensori dovranno rimanere molto stretti, perché altrimenti i contropiedi del Benevento diventerebbero troppo complicati.
Dopo il gran gol contro il Sassuolo il Gallo Andrea Belotti ha ripreso fiato e potrà essere ancora una volta l’arma in più del Toro: secondo me è sempre il numero uno, anche se dopo 26 gol le difese lo avranno studiato meglio sulle marcature. Ma con Niang a sinistra, Iago Falque a destra e Ljajic dietro, Belotti potrebbe ritrovare lo spazio giusto.
Infine una piccola postilla sul mercato molto positivo del Toro. L’unica cosa che non mi è piaciuta è stata la cessione di Benassi, capitano Under 21, con una prospettiva importante: nonostante questo non è arrivato un compenso adeguato per il livello del ragazzo.
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