columnist

Toro, chi è causa del suo mal, pianga se stesso

Vincenzo Chiarizia
Occhi Sgranata / "Sicuramente la convocazione di Ferigra, Adopo e Millico in Prima Squadra rappresentano un segnale positivo, tuttavia tutti sappiamo che l'aggregazione dei tre giovani in Prima Squadra è frutto della coperta corta"

Domani all'Olimpico di Roma il Toro cercherà di raggiungere il record della squadra Toro di Radice per risultati utili ottenuti in trasferta, tuttavia la sfida è tra le più complicate. Non tanto per la difficoltà del match sul campo dei giallorossi in sé, che da sempre rappresenta uno dei campi più ostici, ma per il fatto che il Toro si presenterà decimato.

Sicuramente la convocazione di Ferigra, Adopo e Millico in Prima Squadra rappresentano un segnale positivo, tuttavia tutti sappiamo che l'aggregazione dei tre giovani in Prima Squadra è frutto della coperta corta che, rispetto all'ultima giornata di campionato, deve fare a meno di Moretti ed Izzo per quel che riguarda la difesa, e di Soriano, ceduto al Bologna, Meité, squalificato, Baselli, infortunato e con un Lukic a mezzo servizio. L'unico centrocampista titolare, disponibile e arruolabile per domani del Toro è Rincon. Dunque a meno di cambi di modulo, in mediana giocheranno il venezuelano, Lukic a mezzo servizio e Ansaldi adattato ad interno di centrocampo. Se invece Mazzarri dovesse optare per un 4-4-2 in mezzo potrebbero agire Rincon e uno tra Ansaldi e Lukic.

Dunque ogni opzione possibile è una soluzione di emergenza, ma quale squadra non vorrebbe vivere le emergenze di organico - che fisiologicamente nel corso di una stagione possono capitare - se non in pieno mercato di riparazione, dove si può intervenire a colmare le falle della rosa? La risposta è "Il Toro".

Senza grandi operazioni di mercato in uscita, Mazzarri è stato accontentato con lo snellimento della rosa grazie a infortuni e squalifiche. E qualora domani dovesse arrivare un risultato negativo, non vorrei proprio sentire il tecnico accampare scuse sugli infortuni.

Sì perché la possibilità per ricorrere ai ripari e per continuare ad inseguire l'Europa c'è ed è la finestra di mercato invernale che si concluderà il prossimo 31 gennaio. Trovo già abbastanza grottesco che non si sia sostituito Soriano a dovere (perché allora è stato preso in estate?), ma perseverare ad ignorare l'emergenza in rosa che sta vivendo il Toro, assume davvero contorni diabolici. Ovviamente la speranza è che domani il Toro sbanchi l'Olimpico magari grazie proprio a delle prove maiuscole dei 3 giovani della Primavera. Ma affidarsi a questa speranza potrebbe essere un discorso accettabile da una squadra che punti ad una salvezza tranquilla, non a formazioni che dichiarano di ambire all'Europa.

Inoltre vedo squadre molto attive sul mercato come Fiorentina, Milan, o addirittura il Parma, squadre nostre concorrenti, eppure il Toro resta a guardare. E' furbo il Toro a non investire a gennaio e sbagliano dunque le nostre concorrenti?

Questo mese sarà la risposta definitiva, qualora ce ne fosse ancora bisogno, su quanto la società abbia la seria ambizione di calcare palcoscenici importanti quali quelli europei. Ma se la società insiste su questa linea, è ovvio e normale che in rete inizi a prendere quota tra i tifosi un certo malcontento.

E' vero, sono molto critico con l'operato societario perché ho davvero l'impressione che non venga preso in considerazione il bene del Toro. Vorrei avere sensazioni opposte, ma la situazione attuale non mi fa ben sperare.

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.