Ma ci rendiamo conto? Toro Club Scandinavia. Non c'è altro da dire, da pensare, da illustrare, da commemorare, da spiegare, da inventare, da confermare, da smentire, da ribadire, da ricordare, da programmare, da sperare, da temere, da
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Toro Club… Scandinavia!
Magari esiste anche il Real Madrid Club Scandinavia .. o il River Plate Club Scandinavia, o la Giuva mer ciandaising clubbe Schantinavian minghia zioffa Può darsi. Non credo ma può darsi. Il TORO CLUB SCANDINAVIA però è sicuro. OK?
Ottanta residenti in quella città dal nome improponibile vanno allo stadio con le biciclette, a piedi, con i pattini, vestiti di granata. Claro? Guardate!
Non vi sto a ripetere che troppi tifosi del Toro mi hanno fatto e continueranno a farmi girare gli zebedei per la loro saccente ignoranza, per la presuntuosa cocciutaggine di chi non vuole e non potrà mai capire. E' risaputo, essere del Toro oggi, non è l'essere del Toro del pre e dopo guerra e nemmeno degli anni settanta. La lobotomia generale ha colpito anche molti che si vestono di granata, non necessariamente giovani, persino centenari.
Ma chi se ne frega. IL TORO, quello vero, sopravvive a loro, ai pro e contro Cairo, a Cairo, ai pro e contro Ventura, a Ventura, ai pro e contro a prescindere, come è sopravvissuto e sopravvivrà alle erre mosce ed ai minghia zio fa strisciati, perché vive di luce propria, vive di una storia eterna che pervade i saggi e gli stolti in egual misura e si è diffusa, eternamente gloriosa, dalla Scandinavia alla terra del fuoco.
Per cui che si vinca o che si perda, forza TORO , ggiuva allegra!
E buone vacanze a chi ancor fatte non l'ha.
Guido Regis
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