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Toro, come passare dalla gioia infinita alla più cupa tristezza

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Come passare dalla gioia infinita alla più cupa tristezza nel tempo di un amen, questo è successo sabato sera a noi granata, tanto per rovinarci irrimediabilmente la Pasqua!Proprio nei giorni in cui cadeva il trentesimo anniversario...
Beppe Pagliano

Come passare dalla gioia infinita alla più cupa tristezza nel tempo di un amen, questo è successo sabato sera a noi granata, tanto per rovinarci irrimediabilmente la Pasqua! Proprio nei giorni in cui cadeva il trentesimo anniversario del derby indimenticabile dei tre gol in tre minuti, il nostro Toro ha subito una sconfitta veramente simile e dolorosa, non tanto per la caratura dell’avversario oppure per le eventuali ricadute in classifica, ma quanto piuttosto per come è maturata, al 78’ eravamo passati in vantaggio grazie ad una caparbia azione di Meggiorni che era riuscito ad intrufolarsi nel cuore della difesa partenopea grazie ad un pasticcio difensivo degli avversari ed a superare Rosati facendo così esplodere di felicità la Maratona. A quel punto è successo ciò che troppe volte è successo in questa stagione, la squadra tutto a un tratto si è fatta prendere da quelle amnesie, paure, ansie, disattenzioni varie o chissà cosa come  era successo già a Cagliari ed a Parma. Per la terza volta in una partita, dico la terza volta, si è lasciato l’ex Dzemaili calciare indisturbato dalla distanza realizzando così la sua pazzesca tripletta, a questo proposito mi viene da domandarmi, perché nessuno ha pensato di mettere qualcuno a marcare stretto il centrocampista svizzero, visto che era chiaro lo schema della squadra azzurra di impostare l’azione sulle fasce per poi scaricare indietro al centro dove Dzemaili potesse calciare indisturbato verso la porta granata. A quel punto indubbiamente sono riaffiorati vecchi fantasmi nelle menti dei nostri giocatori, aggiungiamo pure a tutto ciò la classe cristallina di Cavani che su punizione ha realizzato la rete del 4 a 3 e quindi subito dopo ha chiuso la partita siglando la quinta rete superando di testa uno dei nostri distratti difensori.   Tutto sommato, personalmente, continuo a credere che la salvezza sia praticamente già conquistata, ma fa davvero rabbia continuare ad assistere a certi suicidi sportivi che la nostra squadra continua inopinatamente ad offrirci. Temo che la causa principale sia da imputare a dei pericolosi cali di concentrazione, infatti se andiamo a rileggere attentamente quando sono arrivate le reti del Napoli possiamo notare come le prime due siano giunte nei primi istanti dei due tempi, mentre le ultime tre sono arrivate negli ultimi dieci minuti di gioco, se venisse presa in considerazione solo la parte centrale dell’incontro, il Toro avrebbe vinto 3 a 0, certamente gran misera consolazione! Non bisogna comunque dimenticare che il Napoli, per gran parte dell’incontro ha dimostrato di essere una squadra decisamente superiore rispetto ai granata, però è veramente imperdonabile aver buttato alle ortiche una vittoria che era ormai a portata di mano, non credo infatti che sarebbe una cosa di cui vergognarsi se trovandosi in vantaggio a dieci minuti dalla fine contro una squadra di maggior levatura, il chiudersi in difesa e buttare la palla in tribuna, come fanno tra l’altro, la maggior parte delle squadre impegnate nella lotta per la salvezza. Vi sono inoltre alcune cose che non ho ben capito e le vado ora ad elencare, perché giocare con un centrocampo a tre snaturando così le caratteristiche di Cerci, perché continuare ad insistere su Vives il quale purtroppo continua a denotare limiti notevoli in serie A, perché aver sostituito D’Ambrosio (il quale non ha certo disputato una partita indimenticabile) riportando Darmian a destra, quando invece D’Ambrosio riesce ad accompagnare al meglio le incursioni offensive di Cerci. Sicuramente però, capisco come con il senno del poi tutti siamo professori, ma rimane veramente l’amaro in bocca a dover digerire l’ennesima occasione persa, e mi si permetta di dire: in modo alquanto sciocco.   Speriamo che questo ‘Quarto d’ora granata’ al rovescio abbia avuto la sua conclusione sabato sera, speriamo soprattutto che nella prossima trasferta di Bologna i nostri giocatori portino a casa qualche punticino prezioso in funzione salvezza, magari rispolverando anche uno zero a zero senza emozioni, perché a dirla tutta, i complimenti con cui gli addetti ai lavori hanno accompagnato la spettacolarità della partita contro il Napoli, non portano assolutamente punti in classifica. A questo punto, per far sì che questa non diventi davvero la stagione delle occasioni perse, non ci resta che augurarci che le prossime due partite contro il Bologna e contro la Roma portino in cascina almeno quattro punti e facciano scorrere i titoli di coda sul film riguardante la permanenza del Toro nella massima serie,  permettendo così alla nostra squadra di concentrarsi in modo totale alla partita che si disputerà a fine mese e che non si deve in nessun modo fallire, in quanto l’umiliazione subita all’andata deve essere assolutamente cancellata, ma… riusciranno i nostri eroi a non deludere le nostre attese?   Beppe Pagliano (foto M.Dreosti)

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