"Partenza all’alba per essere a Torino sin dall’ora di pranzo, per respirare appieno il clima derby assieme al compagno di viaggio Gianfranco. Sarà il ventesimo derby, circa, visto insieme. Io lo sento ancora molto. Ogni volta il richiamo è quello di sempre. E poi il Filadelfia, il luogo di culto per eccellenza, il nostro tempio, quello degli eroi e degli Invincibili. Una preghiera e poi il pieno di energia, quello della magia granata. Scaramanticamente il pernottamento è stato organizzato nello stesso hotel dell’ultimo derby vinto, quello di Darmian e Quagliarella. Alle 17,00 eravamo già fuori il Grande Torino. Un passaggio al Granata Store, qualche gadget da riportare a casa, ma soprattutto la t-shirt per Gabriel, tre anni, piccolo tifoso del Toro come suo papà.
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Toro, con il Var stesso modus operandi arbitrale di sempre
E poi l’attesa... Si respira un clima positivo. Sesti in classifica e la tanta voglia di stupire. Due ore prima della partita eravamo già in Maratona. Fa sempre un certo effetto poter cantare, saltare ed incitare i ragazzi dal cuore pulsante del tifo granata. Si chiedeva loro di lottare senza paura, come 11 Tori. Esattamente come è accaduto fino al 70'. Poi il folle retropassaggio di Zaza e la frittata completata da Ichazo hanno regalato e consegnato all’altra squadra di Torino il derby della Mole. Ironia della sorte proprio i due giocatori sostituti degli infortunati Falque e Sirigu hanno confezionato il regalino natalizio. Nel mezzo i soliti rigori vistosissimi, ma non rilevati sul Gallo e su Zaza. Che dire, il solito film già visto. Anche un po' noioso a dire la verità, contenti loro... Ma noi abbiamo già vinto scegliendo di tifare Toro. Riposa in pace sergente di ferro, urlando il tuo nome, insieme a tanti altri fratelli Granata, è stata un’enorme emozione. Gigi Radice uno di noi!"
Questo è il breve racconto del derby vissuto da Massimiliano, mio concittadino e tifoso granata. Anche a latitudini più basse, la passione porta molti di noi a compiere sacrifici e seguire la squadra. Stessi sacrifici che oggettivamente hanno compiuto anche i calciatori, giocando una gara molto generosa anche al di la dei limiti tecnici al cospetto di Ronaldo e compagni. Sirigu ad esempio ci ha rimesso un pezzo lombare per salvare il risultato e speriamo che per lui non sia un'assenza eccessivamente prolungata.
Solo che questi sacrifici, guarda un po' il caso, vengono vanificati molto spesso da errori arbitrali unidirezionali. Da che ho memoria, non ho ricordi di un rigore concesso al Toro in un derby o di un gol annullato ai bianconeri quando il risultato era in equilibrio o comunque la Juve in difficoltà. Solo per citare gli ultimi episodi precedenti ante var, ricordo il gol del pareggio di Maxi Lopez (sarebbe stato il gol del 2 a 2) annullato per fuorigioco inesistente, il mancato secondo cartellino giallo di Rizzoli ad Alex Sandro nell'epiosdio del rigore fischiato per intervento da dietro su Bruno Peres, la mancata espulsione di Bonucci per le urla dette in faccia al solito Rizzoli con il difensore a dare quasi una testata all'arbitro. Ricordo il gol di Pogba con Tevez in evidente fuorigioco, ricordo il fallo di Pirlo su El Kaddouri in piena area di rigore ovviamente non visto o la trattenuta di Bonucci su Jonathas o l'espulsione di Acquah sull'entrata sul pallone su Mandzukic. Insomma si potrebbe andare avanti a lungo. Di episodi arbitrali sui quali i bianoneri potrebbero recriminare nei derby, oltre alla brutta entrata di Immobile su Tevez, non mi viene in mente nient'altro.
Oggi però c'è il VAR, ma se l'anno scorso c'era il rodaggio di questo nuovo strumento, oggi stiamo assistendo ad un spettacolo davvero osceno. Una settimana fa concludevo il mio pezzo con questa frase "Sperando che Guida e VAR non facciano scherzi" ed invece sappiamo tutti com'è andata a finire. E' incredibile come il VAR sia diventato uno strumento non più al servizio della corretta direzione arbitrale nel dipanare le situazioni più intricate e complesse, bensì utile per continuare e per giustificare il modus operandi ante var. A loro, ai bianconeri piace vincere in Serie A in questo modo? Come dice Massimiliano "Contenti loro"... Solo che la cosa rischia di sfuggire di mano ai potenti del calcio. Sì perché comunque la vogliamo vedere, il calcio è sempre di chi lo ama, cioè dei tifosi. Se prima del VAR il beneficio del dubbio che fosse solo un errore a portare i direttori di gara a prendere determinate situazioni poteva comunque starci, oggi il dubbio che ci sia la volontà di direzionare la gara in una certa via viene più spesso. Proprio perché si sceglie di utilizzare male o di non utilizzare affatto lo strumento del VAR. Ma se la gente che ama il calcio, si disamorasse da questo sport, cosa accadrebbe? Meno tifosi allo stadio, meno abbonamenti alle tv, meno soldi e meno interessi. Il rischio concreto è che la crisi del calcio possa ingigantirsi e a mio modo di vedere non è una cosa da sottovalutare.
VAR a parte, auspicherei azioni diverse da parte della società. Oltre alla dichiarazioni di facciata del presidente, ritengo che la nostra società dovrebbe protestare in maniera decisa e con azioni concrete. So già che il presidente Cairo non muoverà mai un dito contro la società bianconera, come ad esempio ha fatto non emettendo un comunicato ufficiale che esprimesse il non gradimento della presenza di Andrea Agnelli allo stadio Grande Torino dopo i fatti riportati da Report. Non so se e quando cambieranno le cose, ma vedere il nostro Toro ingabbiato in questo modo, fa veramente male.
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