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columnist
Quanti dubbi dopo il match contro il coriaceo Benevento! Al fischio finale, galvanizzata dai tre punti portati a casa, ho notato molto scoramento tra alcuni nostri tifosi sui social, quasi imbarazzati dall'aver conquistato il risultato dopo una brutta prestazione.
Sì, perchè il Toro a volte inconcludente che, purtroppo, è uscito fuori qualche volta negli anni scorsi, queste partite non le avrebbe vinte, mentre ora siamo riusciti a fare sul campo un salto di qualità che spesso manca ancora nella nostra mentalità. Il Toro deve vincere, giocando bene o anche perdere giocando bene, e lasciandosi "beffare" o "truffare" all'ultimo. Ma con questo discorso non si va da nessuna parte.
Nessuna squadra è in grado di produrre un gioco entusiasmante in ogni singolo match e la differenza la possono fare spesso e volentieri le azioni personali, di elementi, che finalmente abbiamo, in grado di decidere le sorti della gara.
Un nome, per dirne uno, Adem Ljajic. Piedi d'oro e occhi di ghiaccio, la scorsa stagione ci ha dato a malapena un assaggio di cosa vuol dire avere tra le nostre fila un giocatore in grado di tirare delle punizioni assassine (ne ricordo una in particolare, durante la quale ho rischiato un colpo), per poi, purtroppo, dimostrarsi anche incostante e altalenante, come un po' tutti i suoi ex tifosi mi avevano predetto. "Vedrai che ti deluderà, non fa una stagione intera da fuoriclasse!", dicevano i detrattori. Ma credo che l'Adem di questa stagione sarà ben altra cosa, che tutto il Toro sarà ben altra cosa, nonostante le posizioni che il mercato poteva riempire meglio.
Un mister misurato nelle parole, quanto risoluto nel guidare la formazione, un gruppo di talenti con alcune stelle più brillanti delle altre, e obbiettivi importanti da raggiungere, anche strappando le vittorie con i denti, se servirà a far punti. Questo è un Toro che mi piace.
Buonanotte granata...
Laureanda in Scienze della comunicazione ed imprenditrice, un cuore granata da 33 anni. Da tre stagioni a Toro News, condivido la mia insonnia post-partita e i miei sogni, primo tra tutti quello di un calcio fatto solo di emozioni e di un Toro composto da giocatori-bandiere.
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