Una gara incorniciata da applausi, meritati, su un campo ostico, in una giornata che poteva essere decisiva per capire la direzione che vuole prendere questo campionato. Il nostro Toro c'è, è presente e risponde, anche se manca ancora di concretezza, con il Gallo ancora in modalità presenza-assenza. Una squadra comunque compatta, che poteva fare qualcosa in più, ma ha saputo impostare bene il gioco: questo può farci solo tirare un sospiro di sollievo e ben sperare per le gare future. Considerando, comunque, che le prossime due partite non saranno una passeggiata, prima con un'Udinese che può far male, e poi... beh, lo sappiamo.
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Toro, contenti e soddisfatti?
Soddisfatta quindi, ma a posto così? Direi di no. Questa settimana si è chiuso il mercato di riparazione, che al Toro non ha riparato nulla. Abbiamo avuto invece l'ennesima dimostrazione che ci sono reparti che avrebbero avuto estremo bisogno di rincalzi adeguati, per non trovarci, come sempre succede da anni, nella condizione di essere zoppi. La solita coperta corta fa sì che il nostro Toro non possa fare affidamento sul proprio centrocampo, dove gli infortuni sono all'ordine del giorno, e purtroppo non così inaspettati.
Ormai c'è poco da fare, se non sperare che questo immobilismo di gennaio non pesi troppo su questo campionato, lasciandoci di nuovo mediamente contenti, a metà della classifica, con il rammarico che sì, si poteva fare meglio.
Buonanotte granata...
Laureanda in Scienze della comunicazione ed imprenditrice, un cuore granata da 34 anni. Da tre stagioni a Toro News, condivido la mia insonnia post-partita e i miei sogni, primo tra tutti quello di un calcio fatto solo di emozioni e di un Toro composto da giocatori-bandiere.
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