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Il Torino si appresta ad affrontare il Milan, facendo esperienza della recente sfida contro il Chievo: come previsto era una partita difficile, ed è mancato soltanto il gol di Belotti perchè il rigore purtroppo non è andato a buon fine e se invece il Toro avesse concretizzato quell'occasione, avrebbe trovato i tre punti. A livello tattico, non si può evitare di sottolineare però ancora una volta che da quando Mihajlovic ha cambiato modulo tornando al centrocampo ne stanno beneficiando tutti in granata; uno in particolare, Baselli, che si esprime come un altro giocatore e sfruttando le sue qualità tra cui spiccano gli inserimenti e la facilità di conclusione. Tra Inter e Chievo però si è andati vicini a fare sei punti e se ne sono fatti solo due, quindi bisogna essere più cinici e migliorare la precisione sotto porta.
Relativamente a Belotti ovviamente bisogna aspettarlo e non gli si può mettere un peso eccessivo sulle spalle dopo tutto quello che ha fatto l'anno scorso. Un giocatore di quel tipo, fisicamente massiccio, ha bisogno di più tempo per tornare in condizione dopo aver smaltito l'infortunio. Contro il Chievo una diffusa sensazione, almeno per la prima frazione di gioco, è stata che tutti i granata fossero decisamente troppo statici nelle proprie posizioni: è stato anche un fatto di trovare le misure giuste per contrastare le idee ed il modulo dell'avversario, in quel caso il 4-3-1-2. Poi dipende anche quali indicazioni tattiche aveva dato Mihajlovic alla squadra. Comunque è evidente che quando si fa il 4-3-3 le due mezzali dovrebbero fare più movimenti senza palla, in verticale ed anche in orizzontale per andare sulle fasce.
Passando a focalizzare la sfida di Milano, e lasciando da parte il 5-1 ottenuto in Europa League contro l'Austria Vienna, è chiaro che il Toro affronterà una squadra in difficoltà: questa è una tematica fondamentale, perchè a San Siro ci sarà un clima in qualche modo "pro-Toro" perchè quando si gioca deludendo a Milano il pubblico è in un certo senso avverso. Si tratta di una partita ovviamente difficile perchè i rossoneri devono ancora esprimere tutte le loro qualità e sviluppare un gioco ad alto livello, però il Torino ha davvero tutte le possibilità di portare a casa questa partita: è quel momento in cui un pugile traballa e bisogna dargli il colpo del ko. Inoltre, i granata potranno e dovranno puntare sul galvanizzante effetto San Siro, di modo da sfoderare una prestazione come quella offerta contro l'Inter, ma questa volta puntando a portarla a casa davvero: è questa convinzione che dev'essere fondamentale.
Dipenderà però poi, ovviamente, anche da come Mihajlovic la preparerà. Di solito il Milan è un continuo cambiare modulo e uomini anche a partita in corso, il tecnico avversario - in questo caso appunto il serbo - deve essere molto bravo a capire come sta giocando in quel momento la squadra rossonera ed adattare i propri uomini: leggere la partita e la formazione avversaria ed agire di conseguenza. Ovviamente si sa che un'arma a favore del Milan sono i lanci lunghi di Bonucci, il giocatore più scoperto e libero in fase di possesso palla e con una grande capacità di impostazione, che cercherà di allargare sugli esterni - che il Milan utilizza molto - o di scavalcare la difesa granata. Per quanto riguarda il discorso in mezzo al campo, ci sarà presumibilmente Biglia (o Montolivo nelle sue veci), ed anche in questo caso il Toro dovrà essere abile a non farlo giocare: sono loro le due fonti di gioco, alle quali i granata dovranno mettere un filtro per arginare l'intero meccanismo. Indipendentemente dalla formazione poi è chiaro che tra i rossoneri ci sono dei giocatori che a livello singolo hanno grandi qualità, così come nell'uno contro uno, come Suso e Bonaventura per esempio.
In più, se giocheranno con la difesa a tre, i rossoneri cercheranno spazio soprattutto sulle fasce ed anche lì bisognerà arginare le loro iniziative. Per contenere Suso il passo di Barreca, se sta bene, è ottimale. Bisognerà sfruttare anche il fatto che il Milan ha comunque affrontato una partita giovedì correndo 90 minuti più recupero, quindi il Torino sarà più fresco. Deve essere bravo Mihajlovic a leggere subito la formazione avversaria e prendere le sue contromosse. Insomma essendo a Milano, contro un Milan che cerca di fare una partita per tornare a galla e deve vincere, la tattica ideale sarebbe aspettare sulla propria trequarti e poi ripartire in contropiede. I tre attaccanti dovranno inoltre adattarsi e pressare le fonti di gioco: Belotti su Bonucci, Ljajic su Biglia.
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