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columnist
Una settimana fa scrivevo che una vittoria contro l'Atalanta avrebbe coronato una settimana da urlo e che per battere la formazione nerazzurra ci sarebbero volute quanto meno mentalità, voglia e organizzazione di gioco. E così è stato. Non ho problemi a riconoscere di aver criticato Mazzarri per il suo gioco poco spettacolare e per aver reso Belotti un attaccante non decisivo in fase realizzativa. Tuttavia ad oggi possiamo dire che con il Toro stiamo assistendo alla rivincita del catenaccio contro il calcio champagne e il tiki taka. Siamo una squadra bruttissima da vedere, ma anche da affrontare e se iniziamo ad essere efficaci, allora sì che lo spettacolo può attendere.
Perché efficaci? Perché paragonando la stagione 2013/2014, l'anno della qualificazione in EL a scapito del Parma per le note vicende, in quell'anno il Toro al 23 febbraio del 2014 aveva 36 punti dopo la sesta giornata di ritorno. Il Toro di Mazzarri ne ha 38 e ci troviamo allo stesso punto del campionato con la possibilità sulla carta di inanellare un piccolo ciclo.
A dir la verità il calcio messo in scena sabato scorso contro l'Atalanta ha mostrato a tratti fasi di bel gioco. In particolare un'azione mi ha fatto sgranare gli occhi, quando Ansaldi lungo l'out di sinistra ha servito Baselli, che di tacco ha prolungato per Belotti che è riuscito ad anticipare il difensore, servendo Aina sulla corsa che si è involato verso il fondo. Poi l'azione si è spenta, ma va detto che fasi di questo tipo quest'anno non si erano mai viste.
Una settimana fa scrivevo anche che per pretendere lo stadio pieno, il Toro doveva dare in casa una prova di forza, orgoglio e determinazione che invogliasse il tifoso e che riaccendesse il sogno di poter lottare per un posto in Europa League. Così è stato e, grazie anche ad una politica dei prezzi scontati in molti settori dello stadio, per il lunch match di domenica si va verso il tutto esaurito per Torino - Chievo. Il match di domenica è il classico esame di maturità. Il Chievo va affrontato con la stessa determinazione che si è messa in campo contro l'Atalanta. Cattiveria agonistica e massima concentrazione serviranno ai ragazzi di mister Mazzarri per battere il clivensi, squadra capace di creare molti problemi nonostante occupi l'ultimo posto in classifica. Ricordiamo che il Napoli ha pareggiato in casa proprio contro il Chievo il 25 novembre scorso. Sorrentino, Giaccherini e Pellissier, sono uomini che in campo danno l'anima e che mai e poi mai il Toro deve commettere l'errore di sottovalutare.
Inoltre il Toro ha la possibilità di raggiungere il record del sesto clean sheet consecutivo. Sirigu, Izzo e Nkoulou sono le certezze. Djidji e Moretti le soluzioni possibili come difensore nel centro sinistra. Credo che il miglior acquisto di quest'anno, senza voler far torto a nessuno, sia stato Armando Izzo. Già 3 gol in questa stagione, ma una serie di prestazioni monumentali che stanno contribuendo notevolmente al Toro. Anche nel derby Izzo era stato impeccabile contro Mandzukic e Ronaldo ed infatti la palla non l'hanno mai vista. Sappiamo tutti come è andata a finire, ma possiamo dire senza timore di essere smentiti che Izzo sia il miglior granata di questa stagione.
Ora serve positività, stadio pieno e tifo incondizionato per la maglia. Lasciamo stare le critiche alla squadra, al tecnico e alla società. Sarebbero inutili ai fini del raggiungimento dell'obiettivo stagionale che, oggi, sembra davvero alla portata. Cerchiamo di essere pazienti, ormai abbiamo capito che il Toro di quest'anno gioca quasi sempre in modo poco brillante. Le scelte di mercato e societarie resteranno sempre discutibili, ma oggi il Toro ha un filotto di tre gare che deve riuscire a superare senza se e senza ma. Spalletti candida il Toro addirittura per un posto in Champions, Romero, difensore del Genoa, ha detto che Belotti gli ha creato più problemi in marcatura rispetto a Ronaldo. Segno evidente che secondo gli addetti ai lavori siamo una squadra complicata da affrontare e che siamo temibili.
L'unico pelo nell'uovo che mi sento di trovare a mister Mazzarri (dopotutto non posso perdere il mio ruolo di rompiscatole) è lo scarsissimo minutaggio lasciato a Millico per farlo esordire. Gli avrei concesso un po' di più, ma il tecnico ha deciso diversamente. Di positivo c'è l'esordio e l'ovazione con cui è sceso in campo. Ora però la stella della Primavera è incappato in un brutto infortunio muscolare che lo costringerà a saltare sicuramente il match contro l'Atalanta e il torneo di Viareggio. Sicuramente una grossa delusione per Millico che però ha già dichiarato di non arrendersi al fato. A lui, il pallone d'oro Kakà ha inviato un bellissimo messaggio di incoraggiamento, e tutto il popolo granata si unisce alle parole del brasiliano. "Coraggio Vincenzo, tornerai più forte di prima."
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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