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columnist
Qualche settimana fa nel momento in cui veniva stilato il calendario della Serie A mi trovavo in vacanza, per essere ancora più preciso, nel momento esatto in cui il nuovo campionato veniva svelato ero in hotel, a tavola per la cena e dovevo sviare le occhiatacce che mi lanciava la mia dolce metà, in quanto continuavo a spiare il mio smartphone spinto dall’ansia di sapere contro chi avremmo iniziato il campionato, ben consapevole del fatto che la prima giornata l’avremmo giocata in trasferta.
Ebbene su tutte c’erano due squadre a cui non avrei voluto fare visita nel debutto stagionale, per la precisione si trattava di Carpi e Frosinone.
Manco a farlo apposta Toro News mi comunicò che la nostra prima trasferta stagionale sarebbe stata in ciociaria proprio contro il neopromosso Frosinone, la notizia venne accolta dal sottoscritto con una colorita imprecazione, motivo per cui vi lascio immaginare in che modo gli occhi di mia moglie continuarono imperterriti a fissarmi.
Il motivo del mio timore nel giocare la prima partita in casa delle neopromosse Carpi e Frosinone era presto detto, non certo dovuto al loro livello tecnico, ma dal fatto che il primo incontro fra le mura amiche da parte di società per la primissima volta promosse nella massima categoria fa sì che tutto l’ambiente arrivi all’appuntamento carico a mille mettendoci davvero tutto quello che ha ed ancora di più, motivo per cui alla vigila della sfida contro i laziali ero decisamente preoccupato.
Domenica tra l’altro ero particolarmente impegnato nel dare una mano nell’attività lavorativa di mia moglie, che nel frattempo aveva avuto modo di ritornare a guardarmi in modo più amorevole, ma la cosa non mi ha impedito dopo le 19 di dare una sbirciata su quello che combinava una certa squadra che tutti noi conosciamo molto bene, ebbene verso le 19.35 gli occhi di quella santa donna che mi ha sposato erano di nuovo fissi su di me intento a ballare in modo non proprio aggraziato in quanto un certo attaccante transalpino avevo zittito uno stadio intero, curve comprese, nonostante una delle due fosse stata precedentemente squalificata, ma poi non si sa bene per quale motivo riabilitata.
Qualche minuto dopo ho avuto modo di ripetere il ballo, sempre sotto gli occhi esterrefatti di moglie e figlio, esattamente nel momento in cui l’arbitro Mazzoleni, evidentemente non ancora in perfetta forma, fischiava la fine della partita sancendo così la clamorosa sconfitta della squadra più titolata di tutte le galassie ed universi.
A quel punto la domenica era comunque da considerarsi non negativa, per essere perfetta ci voleva però una vittoria del Toro.
Il Toro ci metteva subito del suo per rendermi un po’ meno euforico, riuscendo dopo una manciata di minuti a subire un gol evitabilissimo dal Frosinone, ed ecco che tutte le mie più nefaste previsioni si stavano irrimediabilmente avverando.
I granata comunque non si perdevano d’animo ed iniziavano a costruire palle gol in serie, ma per un motivo o per l’altro il pareggio non arrivava ed il primo tempo terminava con il Toro sotto di una rete.
Per fortuna la partita del Toro la guardavo chiuso in conclave con mio padre, nessuno dei due faceva caso o dava peso alle parole ed alle azioni dell’altro e devo aggiungere per fortuna che nessun occhio indiscreto potesse vederci.
Nel secondo tempo però prima Quagliarella e poi Baselli hanno fatto sì che una domenica di fine Agosto si trasformasse nella domenica perfetta, quella in cui gli altri perdono in casa e noi vinciamo fuori, rendendo per un attimo il mondo migliore e più bello.
Ed ora domenica ci aspetta un'altra partita decisamente difficile contro quella che è probabilmente al momento la squadra più il palla di tutta la serie A, vale a dire la Fiorentina.
Non sarà sicuramente facile, ma sognare non costa nulla ed allora proviamo a sognare come sarebbe la classifica dopo un'altra domenica perfetta…..
Forza vecchio cuore granata!
Beppe Pagliano
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