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Toro: dieci punti e le ali ai piedi

Baselli e Quagliarella in Torino-Sampdoria 2-0
Buonanotte granata/ Il Toro batte la Sampdoria e vola al secondo posto, dimostrando di essere sulla strada giusta. E noi mettiamo le ali!
Cristina Raviola

E'qualche giorno, ormai, che invece di camminare, danzo sulle punte. Saranno i dieci punti, l'immagine della classifica che ci vede al secondo posto e gonfia il nostro cuore di orgoglio, o più verosimilmente, sarà che guardare il Toro, ieri, è stato come dovrebbe essere sempre, da qui a fine campionato: divertente ed entusiasmante. E così, mentre mi avvio in camera trotterellando a piedi scalzi, faccio fatica a tenere la pianta a terra, perchè con questo gioco, il passo successivo è spiccare il volo insieme ai nostri sogni.

Ventura non si sbilancia, il Toro per lui è sempre in crescita, come un rondinino con le ali ancora piccole, ma forti, per poter imparare a volare lontano. Ed è sano questo atteggiamento, perchè permette alla squadra di ammirarsi allo specchio, prendendo sì morale, ma scoprendo quei difetti che vanno corretti, come un primo tempo a Verona buttato alle ortiche, che, giocato in altro modo, avrebbe potuto persino permettere al Toro di essere a punteggio pieno ora, intento a prendere l'Inter a spallate. E così, correggendosi, ci ha regalato contro la Sampdoria un primo tempo in supremazia totale, che poteva mostrare un tabellino decisamente più pieno del 2-0. Il Toro deve crescere, certo, per tanti motivi. I nuovi acquisti sono giovani, e hanno bisogno di imparare senza bruciarsi troppo in fretta, ma deve crescere ancora la mentalità, e sono certa che sotto le mani del mago Ventura, sarà un percorso che ci porterà lontano.

Siamo secondi, e nelle prime quattro gare il Toro ha dimostrato qualcosa di ancora più esaltante di questi dieci punti. C'è una squadra che funziona bene, elementi che giocano in modo sereno, consapevoli delle potenzialità, sordi al mondo intero che urla sconvolto quanto sia stupefacente e sorprendente che il Torino sia lì e altre realtà siano a 6 anni luce da noi. La squadra ha consapevolezza, e anche noi dobbiamo averla, senza dar peso a chi continua ad allestire luci stroboscopiche su altre squadre, e guarda il nostro punteggio in classifica come si guarda un alieno appena atterrato sulla Terra. Non dobbiamo essere più una sorpresa, ha detto il nostro portierone ieri sera, perchè siamo una realtà ben definita e costruita.

Quindi evitiamo di sorprenderci noi per primi, e nella penombra, lasciamo crescere le ali a questo rondinino e crediamoci. Crederci è il primo passo per scacciare la paura di volare.

Buonanotte granata...

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