Il mercato del Torino è in stallo e i nomi che circolano sono sempre gli stessi da quando si è aperto il calciomercato. I famigerati tre acquisti tardano ad arrivare e questo immobilismo se da un lato consente alla società di prendere il giocatore ad un prezzo più vantaggioso, dall’altro si rischia di far pagare pegno alla squadra ad inizio campionato per far integrare nei propri schemi i giocatori che devono ancora arrivare. E’ dunque importantissimo che i rinforzi giungano in tempo utile da consentire a Sinisa Mihajlovic almeno dieci giorni di lavoro. In particolar modo oggi voglio soffermarmi sulla difesa. Il Torino l’anno scorso ha subito 66 gol in 38 match con una media di 1.73 gol subiti a partita, decisamente troppo per una squadra che nutre ambizioni europee ed è ovvio intervenire per invertire la rotta. E’ vero che la situazione dell’anno scorso è stata frutto del caso Nikola Maksimovic e anche di come questo è stato gestito dalla società, ma è altrettanto vero che alcuni giocatori non hanno reso come ci si aspettava o come si sperava. Prendiamo Joe Hart ad esempio, il portierone inglese è riuscito a far breccia nei cuori granata, ma non è riuscito ad impedire che gli avversari facessero breccia nella sua porta. Molti sono stati gli errori del portiere inglese e alla fine la società ha fatto bene a scegliere di cambiare. Con Salvatore Sirigu dovrebbe esserci un miglioramento e nella trasferta amichevole in casa del Guincamp il portiere sardo ha fatto vedere qualche discreto intervento, ma anche uno svarione che poteva costare caro. Il parco portieri però è stato totalmente modificato con Vanja Milinkovic-Savic che sostituisce Daniele Padelli, il quale è rimasto legatissimo al Toro e per questo, nonostante i suoi molteplici errori, verrà ricordato comunque con affetto. Il terzo potrebbe essere Salvador Ichazo.
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Toro: difesa ok, ma manca un centrale sinistro
La linea difensiva nei terzini è confermata con Davide Zappacosta e Lorenzo De Silvestri a destra e Antonio Barreca e Cristian Molinaro (più Danilo Avelar) a sinistra. La nota dolente restano i centrali di difesa. Dolente in chiave mercato. Sì perché sta passando troppo tempo e ancora non sappiamo chi sarà la riserva di Emiliano Moretti. Lyanco e Kevin Bonifazi stanno ben figurando e la cosa è davvero soddisfacente. Vedere due giovani, di cui uno cresciuto in casa, avere l’autorevolezza mostrata nel calcio agostano del Torino, fa ben sperare per il futuro. Certo ci saranno tante difficoltà durante l’anno e magari anche loro incapperanno in qualche errore, ma ciò che conta e non far mai mancare loro l’appoggio dei tifosi. Dal punto di vista delle uscite reputo ottime le cessioni di Carlao e Gaston Silva e ritengo sia opportuno concludere la cessione di Luca Rossettini. Non che abbia giocato particolarmente male l’anno scorso, ma è opportuno creare spazio per un centrale mancino. Ecco perché confido che alla fine il difensore che il Toro prenderà, non è ancora uscito sui media. Sì perché il Toro ha bisogno di un centrale mancino, mentre i nomi che circolano (Gabriel Paletta e Lorenzo Tonelli) sono entrambi destri. A confermare ciò è proprio il mercato dell’anno scorso. Ricordate il caso Jozo Šimunović? Giocatore che aveva sostenuto addirittura le visite mediche con il Toro poiché reduce da un infortunio. Alla fine però non se ne fece nulla, ma era un difensore mancino e il Toro decise di rimanere in quel ruolo con l’accoppiata Leandro Castan - Moretti, con il brasiliano prelevato una decina di giorni prima che chiudesse il mercato.
Insomma ci vuole un investimento importante in difesa per consentire al nostro ministro della difesa Emiliano Moretti di avere un rincalzo all’altezza e che sia capace in caso anche di prendersi il posto da titolare. Se poi Rossettini dovesse restare in granata, il problema del centrale mancino resterebbe comunque, visto che Mihajlovic non disdegna l’idea di avere 5 difensori centrali.
Per cui è troppo importante che la società si decida e vada dritta sull’obiettivo, per far sì che non si ripeta una stagione con 66 reti al passivo e per consentire al mister di iniziare l’integrazione dei nuovi giocatori nel reparto arretrato prima possibile.
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