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Toro, è il momento di onorare la Coppa Italia

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Occhi Sgranata / Il pensiero del nostro Vincenzo Chiarizia
Vincenzo Chiarizia

Una settimana fa avevo sottolineato come la vittoria di Roma contro la Lazio non doveva illudere i tifosi e che, nonostante un gran primo tempo giocato dai granata fino all’espulsione di Immobile, è innegabile come la doccia anticipata per l’ex Toro ed il rigore non dato ai biancocelesti sia stata una gran fortuna per l’undici di MIhajlovic. Nel secondo tempo il Toro è riuscito a rompere gli equilibri e a portare a casa il risultato, ma domenica la conferma sugli apparenti progressi manifestati all’Olimpico di Roma non c’è stata ed il Torino contro il Napoli è tornato ad essere una squadra svogliata e disattenta. Mihajlovic motiva il ko interno del Torino con la forza dell’avversario, ma va detto che nella prima mezz’ora, quando il Napoli si è portato sul 3 a 0, il Toro aveva smesso di giocare e di correre. Un blackout brutto a vedersi e che avrebbe potuto permettere al Napoli di arrotondare il risultato in loro favore.

Nel secondo tempo con l’ingresso di Ljajic il Toro si è reso molto più pericoloso, ha guadagnato campo e ha trovato il gol di Belotti. Mihajlovic ha cambiato il modulo, riproponendo il 4-2-3-1 con Ljajic sulla trequarti, ruolo a lui più congeniale come sanno tutti. La rimonta sarebbe stata anche possibile se l’ex Fiorentina non si fosse infortunato. Spiace sentire tutte queste voci sul trequartista serbo che sicuramente avrà avuto dei comportamenti non idonei per un calciatore professionista (e soprattutto è facile da credere visti i precedenti), ma a mio modo di vedere è potenzialmente il giocatore più forte della rosa. Il calcio di punizione allo Stadium nel derby dell’anno scorso si contende la palma di gol più bello in casa dei bianconeri, assieme al coast to coast di Bruno Peres. Se le voci su una possibile cessione di Ljajic già a gennaio fossero confermate, sarebbe per me una scelta sbagliata e autolesionistica.

Guardando avanti, il futuro prossimo dà l’occasione del riscatto al Toro già domani contro la Roma allo stadio Olimpico. Tutti i granata auspicano di vedere un’altra grande prestazione dei granata nella capitale, magari con Edera dal primo minuto. Certo la Roma non è un avversario semplice e soprattutto il Torino dal 1993, anno in cui ha vinto l’ultima Coppa Italia, non ha avuto un gran rapporto con il secondo torneo italiano. Infatti dopo la semifinale del ’94 persa contro l’Ancona, i granata non sono più andati oltre gli ottavi di finale, a volte rimediando vere e proprie umiliazioni come le eliminazioni nei primi turni contro squadre di categoria inferiore senza poi dimenticare la goleada subita nel derby contro la Juve. E’ arrivato dunque il momento di onorare la Coppa Italia e di credere nella vittoria. Anche perché oltre a dare lustro, vincere la Coppa Italia darebbe entusiasmo all’ambiente e soprattutto garantirebbe l’Europa che, ahinoi, rischia ancora di sfuggire visto l’andamento altalenante in campionato della truppa di Mihajlovic. Per raggiungere il tanto agognato traguardo dell’Europa League, è però necessario che Gianluca Petrachi, fresco di rinnovo, si metta subito al lavoro per colmare le lacune sugli esterni bassi, in attacco e a centrocampo.

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.

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